Rivista Rotary | Maggio 2015 - page 26

IL PRESIDENTE R.I.
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ROTARY
maggio 2015
Applausi ritmati, semplici gestualità che caricano di energia
i partecipanti e che allontanano le tensioni di momenti che,
alla fine, stupiscono tutti per la mancanza di eccessivi for-
malismi.
Castello Bolognini, vestito a festa per l’occasione, apre le sue
porte a tutti e la festa di colori e note musicali riprende con
forza. I bersaglieri iniziano a suonare e i bambini si dispongo-
no attorno al pozzo del cortile in attesa del Presidente.
Il Governatore Fabio Zanetti omaggia a Gary Huang un
cappello dei bersaglieri e il Presidente, goliardicamente, lo
indossa, con grande emozione del primo Bersagliere del Di-
stretto 2050, Ambrogio Locatelli. Difficile tradurre a parole
questi momenti…
Al termine, la Sala della Contessa del Castello ospita la signo-
ra Corinna e le signore del Distretto 2050.
Elena Zanetti, conduce la sessione nel corso della quale le
domande si susseguono in uno scambio di cordialità e ama-
bili confidenze. Al piano superiore, nella Sala dei Cavalieri,
il Presidente Huang incontra i rotariani. Dopo gli inni e gli
onori alle bandiere, una girandola d’interventi impegna i pre-
Dallo scorso agosto in Africa, Nigeria inclusa, nessun caso di
polio. Solo 22 casi sono stati registrati negli altri due Paesi
pertanto siamo convinti che se insistiamo su quest’ultima
battaglia abbiamo buone possibilità di debellarla nel 2018.
Negli ultimi dieci anni vede i rotariani migliorati? Cosa
pensa sia ancora migliorabile?
Siamo un’associazione di club di servizio. Negli anni abbiamo
incluso ogni tipo di servizio in funzione del luogo specifico nel
quale operavamo, perché solo i rotariani del posto conoscono
bene le necessità principali alle quali dare una risposta. I pro-
getti sono ovunque molto simili ma l’enfasi è spesso diversa
per le aree prioritarie d’intervento. Noi abbiamo un obiettivo
comune: conseguire la pace. L’educazione, le borse di studio,
gli scambi internazionali di giovani studenti contribuiscono a
far apprendere nuove culture e imparare a vivere in altri Paesi,
oltre a far nascere nuove amicizie. Tutto ciò favorisce la pace
nel mondo… quando conosci qualcuno in altri Paesi e accade
qualcosa di negativo in quel luogo, ti senti personalmente
coinvolto, proprio perché conosci chi in quel luogo ci vive, e
arrivi a provare la stessa sensazione che proveresti se fosse
parte della tua famiglia. Questo aiuta gli essere umani a capir-
si meglio e accettare altre culture e modelli di vita.
Quando parla di culture penso alle differenze anche tra
rotariani. Alla fine di questa esperienza penso lei abbia
una maggiore consapevolezza delle differenze tra i rota-
riani dell’est e dell’ovest. Quali sono, se ci sono, e quali
gli aspetti comuni?
Come Presidente del Rotary International sono molto felice
di aver viaggiato per il mondo e aver conosciuto background
e culture diverse; ho osservato i diversi processi e comparato
i diversi bisogni di ogni Paese. L’Asia e altri continenti hanno
più di 4000 anni di storia, anche gli europei hanno una lunga
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