Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 30

Ancora qualcuno oggi nella nostra associazione si chiede: il
Rotary deve davvero occuparsi dei giovani?
Il Rotary fortunatamente lo fa! Soprattutto il Rotary Italiano è
bravo, ma direi bravo a metà: i distretti italiani hanno saputo
coltivare questa grande risorsa e l’Italia è il Paese europeo (e
il 4° nel mondo) con il maggiore numero di club Rotaract, e
il secondo per il numero di Interact
I club Rotaract sono oggi 451 (variati dai 440 ai 451 nel
triennio) mentre i soci sono oggi 7.456 (erano 6.848 al
1/7/2013). La Membership ha avuto nel triennio un aumento
8,22% (5,21% quest’anno e 3,29% l’anno precedente). La
compagine sociale è rappresentata da un 53% di maschi e da
un 47% di femmine. L’età media è così ripartita: 18>23 anni
21% - 24>26 anni 30% -26>30 anni 45% - over 30 4%
I club Interact sono oggi 146 mentre i soci sono oggi oltre
2.200. L’evoluzione è da considerarsi positiva in quanto in
questo triennio la percentuale dei club è aumenta del 14%
passando da un dato reale di 125 club a 146 club del 2015.
Quella dei soci è aumenta del 32,22% passando da circa
1500 soci ai 2213 del 2015.
Queste statistiche di incremento cosa ci voglio dire al di là
dei numeri?
Il progetto del Rotary è valido, i valori che proponiamo sono
validi e soprattutto attirano i giovani.
Poi però in occasione dei nostri incontri, delle nostre assem-
blee li lodiamo, siamo compiaciuti del loro impegno ma a un
certo punto accade qualcosa: questi giovani di cui ammiria-
mo l’esuberanza, la volontà di seguire il modello rotariano...
vengono dimenticati. Vengono dimenticati proprio da coloro
che li hanno fatti crescere, da coloro che hanno speso risorse
per avvicinarli agli ideali di Paul Harris.
E la dimenticanza sta nel fatto che non li seguiamo nel loro
corso professionale, nella loro preparazione alla vita attiva.
Abbiamo creato le associazioni degli Alumni, ma di fatto
sono pochi quelli che vi accedono e pochissimi quelli che ne
escono rotariani.
Analizziamo, quindi, l’attività nei nostri club, verifichiamo
quanto spesso ci confrontiamo con i nostri Rotaract o In-
teract, quanto li coinvolgiamo (o ci facciamo coinvolgere)
in un progetto comune. Verifichiamo anche quante volte ci
NUOVE GENERAZIONI
il capitale da consolidare nel Rotary
Italia prima in Europa per Club Rotaract: “La Primavera non è garanzia di raccolto. La Primavera è un’opportunità di raccolto!”
SPECIALE
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ROTARY
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