Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 35

piano della nascita di nuovi Rotaract. Nella scorsa annata, a
fronte di alcune dolorose chiusure che hanno però rappresen-
tato una doverosa e inevitabile presa d’atto di situazioni già
in forte crisi da tempo, sono nati i nuovi club di Casentino,
San Casciano, Valdarno Fiorentino e Valdarno Masaccio. Un
importante sviluppo che ha seguito la nascita (o ri-nascita)
dei club di Isola d’Elba e Chianciano-Chiusi Montepulciano
già precedentemente realizzata.
Quali sono gli obiettivi che vi ponete in questa annata?
Facendo riferimento al recente sviluppo del numero di club
e di soci, il principale obiettivo del Distretto Rotaract è di af-
fiancare i nuovi direttivi e tutti i soci affinché possano, dopo
l’iniziale entusiasmo tipico di un nuovo percorso, impostare
le attività e i progetti, garantendo così il mantenimento in
organico di tutti i soci attuali. Una funzione di ausilio che non
deve essere sottovalutata e che si accompagna alla più ordi-
naria attività distrettuale, caratterizzata da progetti, service e
assemblee. Nel corso di quest’annata rotaractiana, peraltro,
il Distretto 2071 avrà l’onore di ospitare, dopo oltre vent’anni
sul suolo del fu Distretto 2070, il Congresso Nazionale del
Rotaract d’Italia, evento conclusivo dell’annata per i 13 di-
stretti italiani, che si terrà dal 2 al 5 Giugno in un percorso
che unirà Firenze ed Arezzo.
Cosa ne pensi della nuova “politica” nei confronti del
Rotaract?
L’annata si apre sotto il segno del “rinnovamento nella tra-
dizione”: nel corso dell’annata 2014/15, infatti, il Rotary
International, forse prendendo atto di una consapevolezza
già ampiamente diffusa, ha inteso dare una nuova e mag-
giore collocazione al Rotaract. Con la nuova Brand Policy,
che ha de facto esteso ai Club Rotaract e Interact l’uso del
simbolo della “ruota rotariana”, il Rotaract viene indicato
come “Rotary Club partner”. Il riconoscimento del rapporto
di partenrship (e non di sponsorship) eleva il Rotaract a una
posizione di assoluto prestigio, conferendo grande onore e
comportando grandi responsabilità. Il patrimonio d’imma-
gine, di service, di prestigio che si accompagna al logo del
Rotary e il privilegio di essere da questo riconosciuto come
partner, comporta per il Rotaract la responsabilità di assi-
curare un impegno, un contegno e un’immagine che siano
in linea con questa grande realtà. Quest’anno si apre quindi
all’insegna di una grande rivoluzione che, però, non cambierà
nulla nei rapporti tra Rotary e Rotaract, laddove questi (e in
Toscana ve ne sono molti) hanno già da tempo anticipato
questa innovazione, ma che testimonia, ancora di più, la
grande attenzione che il Rotary International conferma verso
le proprie componenti più giovani.
Parliamo di progetti, di iniziative. Che cosa avete in
mente, nel Distretto 2071?
Come di consueto Il Distretto Rotaract propone ai club diverse
progettualità. Alcune di queste hanno un ambito prettamente
distrettuale, altre interdistrettuale, altre ancora nazionale e
internazionale. I progetti sono molti e diversi tra loro, proprio
per offrire un ventaglio di proposte ampio e in linea con le
caratteristiche e le linee di ciascun club. Il main-project di
livello distrettuale è il service “Il volo del calabrone” che
ha come partner la Fondazione IRCCS Stella Maris e che si
propone di intervenire, sia con contributi economici rivolti
agli ausili terapeutici che con progetti di sensibilizzazione,
sul tema dei DCA, Disturbi del Comportamento Alimentare.
Un fenomeno a volte trascurato e mal compreso che colpisce
sempre più giovani e giovanissimi nel nostro territorio, nelle
nostre comunità. Una proposta coraggiosa che il Distretto ha
voluto portare avanti e che intende dimostrare, ancora una
volta, la grande attenzione del Rotaract per i problemi della
propria comunità di appartenenza. Tra gli altri progetti, me-
rita di essere segnalato un service già realizzato. Di consue-
tudine, il Rappresentante distrettuale, come il Governatore
Rotary, nelle sue visite ai club porta un dono: quest’anno il
dono ai club è un manufatto prodotto in Kenya da una sarta
di mezz’età che, anche grazie alla commessa ricevuta per la
realizzazione di questi oggetti, è riuscita a finanziare l’acqui-
sto di materiale utile alla prosecuzione della sua attività che,
prima, versava in assoluta difficoltà. Un piccolo aiuto concre-
to per una realtà economica familiare in un Paese certamente
non fortunato come il nostro, ma che ha già una piccola storia
in comune con il nostro Distretto.
35 nuove generazioni
NUOVE GENERAZIONI
segue
>>
1...,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34 36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,...58
Powered by FlippingBook