Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 36

36
ROTARY
settembre 2015
«Bisogna conoscere la realtà che ci circonda, altrimenti non è
possibile essere dono nel mondo»: è questo il pensiero di Stefa-
no Scarpa, RRD del Distretto 2100. Ventotto anni, di cui dieci
vissuti nel Rotaract. «Ricordo con piacere il periodo di aspi-
rantato. Ho dovuto rimboccarmi le maniche e lavorare. Senza
dubbio, quella è stata l’esperienza che mi ha formato di più».
Quindi è il lavoro la chiave per essere “Dono nel mondo”?
Credo di sì. Il presidente internazionale Ravindran, attraverso il
suo tema presidenziale ha lanciato un monito a tutti noi: dob-
biamo realizzare qualcosa che possa essere donato agli altri. Il
Rotaract è azione, il Rotaract non può limitarsi a guardare.
Per questo hai scelto come motto dell'anno: “Open
your eyes and change the world”?
Dobbiamo conoscere a fondo le criticità della realtà che ci
circonda per migliorarla. Aprire gli occhi è un gesto semplice
ma essenziale. Ogni service, ogni azione deve essere il frutto
di un’attenta analisi. La famiglia rotariana riesce a ottenere i
risultati migliori solo quando agisce con coscienza.
Ecco, hai introdotto il tema della famiglia rotariana.
Non può esistere Rotaract senza Rotary. Sin da subito ab-
biamo apprezzato l’apertura fatta nei nostri confronti da
parte del Governatore Botta, noi siamo qui per crescere, per
formarci. Il Rotaract, come l’Interact, può portare freschezza,
innovazione, idee. Elementi positivi che devono necessaria-
mente confrontarsi con l’esperienza dei rotariani. Siamo i
partner più giovani, possiamo proporre punti di vista diffe-
renti. Non esiste una concorrenza interna. Si deve lavorare
all’unisono e viaggiare su un binario parallelo.
Quindi, l’unione fa la forza?
Senza dubbio. Ho imparato che da soli non si va molto
lontano. Il Distretto Rotaract non è una sovrastruttura, non
è il club dei club. Per questo, durante le prime riunioni di
Esecutivo, abbiamo deciso di proporre un programma aperto.
Abbiamo suggerito temi che ognuno ha potuto sviluppare,
interrogando il proprio territorio. Oggi abbiamo una fitta rete
di progetti, che coinvolge a pieno ogni club del Distretto.
Che sono ben cinquantadue.
E mille soci, distribuiti per oltre 500 km. Il nostro Distretto
attraversa tre regioni e coinvolge almeno dieci poli universita-
ri. Le diverse esperienze sono una ricchezza inestimabile che
deve essere sfruttata. Abbiamo chiesto ai club di confrontarsi
su temi come l’imprenditoria giovanile, l’alimentazione, la
lotta alle mafie.
Ma non solo, quest¹anno il Distretto 2100 ospiterà
anche un importante evento nazionale.
Eh si! Dopo 6 anni il Distretto ospiterà di nuovo il Capodanno
Nazionale. La sede che abbiamo scelto è Napoli. In quei gior-
ni, però, vogliamo presentare ai nostri amici italiani le nostre
tre regioni, il nostro carattere e la nostra ospitalità. Abbiamo
un compito importante da svolgere, e sono sicuro che tutti e
mille saremo in grado di portarlo a termine con successo.
Stefano Scarpa
RD Rotaract Distretto 2100
SPECIALE
1...,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35 37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,...58
Powered by FlippingBook