Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 32

Quali sono i risultati principali che vuoi ottenere nel
corso dell’anno sociale appena iniziato?
Il Distretto Interact 2050 è nato da pochi mesi e l’obiettivo
principale che ci prefiggiamo è quello di poterlo rafforzare e
veder crescere sotto molti punti di vista: come numero dei
soci, come club e progetti realizzati.
Quali sono i service che hai deciso di appoggiare per
l’Anno Sociale 2015-2016?
La nostra priorità, in questo particolare frangente della vita
delle nostre comunità, consiste nel realizzare progetti volti
al sociale.
In che modo pensi che il tuo lavoro e quello dei tuoi
collaboratori possa influire positivamente sulla realtà
economico-sociale che ti circonda?
Gli Interactiani rappresentano il nucleo più giovane della
grande famiglia rotariana. Non possiamo contare su grandi
disponibilità economiche e altri limiti ci sono posti dalla
nostra età, ma abbiamo una grande voglia di spenderci per
gli altri e le iniziative che ci hanno già visto impegnati te-
stimoniano la bontà del nostro operare “al di sopra di ogni
interesse personale”.
Come pensi si possa evolvere il rapporto con il Distretto
Rotaract 2050?
Con gli amici rotaractiani abbiamo ideali e obiettivi comuni
pertanto sarà proficuo, oltre che un piacere e motivo di cre-
scita, collaborare nella realizzazione di progetti di servizio a
favore del territorio sul quale sono radicati i nostri club.
Qual è stato il momento in cui hai sentito realmente
tuoi i valori rotariani al punto da impegnarti per tramu-
tarli in valore per la collettività?
Sono cresciuta in una famiglia in cui si parlava spesso di
Rotary perché mia madre è rotariana. A 11 anni, vedendo
scorrere sul computer le immagini di una campagna di eradi-
cazione della polio, ho pensato che anch’io e i miei compagni
di classe potevamo fare qualcosa e abbiamo creato un sal-
vadanaio per la raccolta fondi in favore del Programma Polio
che abbiamo chiamato “Salvapolio”. “Con 60 cent salvi una
vita… tu quante ne salvi?” era il nostro slogan. A Birmingham,
alla 100° Convention del Rotary International, il Salvapolio
è stato presentato da Jonathan B. Majiyagbe nella sessione
plenaria dedicata alla Famiglia del Rotary come "brillante
buon esempio portato avanti dai bambini per i bambini nella
lotta contro la polio". Quel momento ha segnato il mio inizio
e, appena l’età me l’ha consentito, sono entrata nell’Interact.
Da quel momento, quali sono le maggiori differenze
che riscontri, se paragonate con l’attuale situazione?
Quando nel maggio 2013, insieme ad altri venti amici, ab-
biamo costituito l’Interact Club Castiglione delle Stiviere e
Alto Mantovano, esisteva un solo club Interact nel nostro Di-
stretto. La tenacia e la perseveranza di quanti hanno lavorato
affinché potessero nascere altri club ci ha portati a fondare
PAROLA AI GIOVANI, LE INTERVISTE
Anna Boscaro Tenenti
RD Interact Distretto 2050
SPECIALE
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ROTARY
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