Rivista Rotary | Marzo 2016 - page 30

Rabia Raja
credeva di sapere esatta-
mente come gli abitanti del suo villag-
gio natio, Dandot in Pakistan, avreb-
bero potuto migliorare le loro scuole.
“Mi ricordo quando dicevo loro ‘Non
fate questo, non fate quello’, e loro mi
rispondevano ‘Cos’hai fatto tu per que-
sto luogo?’”, ricorda Raja. “Questo è
stato quando ho compreso che io avrei
potuto fare qualcosa”. Quel qualcosa si
è rivelato essere il Sunshine Consulting
Welfare Organization a Lahore, un’or-
ganizzazione no-profit del Pakistan che
porta delle risorse educative alle scuole
nelle zone rurali del paese. Fondata
nel 2009 da Raja, l’organizzazione
fornisce biblioteche e laboratori con
computer alle scuole, per permettere ai
bambini di vedere, citando Raja, “che
aspetto ha il mondo al di fuori del Pa-
kistan”. Istruita a Lahore, Raja inizial-
mente lavorò per un’associazione non
governativa di sviluppo d’impresa in
Pakistan prima di andare in Australia,
dove conseguì un master in sociologia
dello sviluppo. Solo qualche anno fa,
dopo essere tornata in Pakistan - e aver
avuto quella conversazione nel suo vil-
laggio - si rese conto di quanto sentisse
importante la questione del migliora-
mento delle opportunità del sistema
educativo nel Pakistan rurale.
“La micro finanza e lo sviluppo d’im-
presa offrono un mezzo di guadagno,
ma si ha bisogno dell’educazione per
dar forma alle nostre scelte”, dice lei.
“L’educazione è qualcosa che non può
essere sottratta; è parte di te finché sa-
rai in vita. Con la micro finanza, qual-
cosa potrebbe succedere, e bisogna
iniziare dal principio. Ma l’educazione
non la perdi. Puoi solo arricchirla”.
L’educazione è sia obbligatoria, sia li-
bera; solo il 58% dei pachistani sanno
leggere e scrivere, e il ragazzo medio
trascorre solo otto anni sui banchi di
scuola (la ragazza media, sette). “Ci so-
no suole pubbliche, ma nella maggior
parte delle scuole gli insegnanti sono
presenti raramente e gli studenti non
si presentano, o, se lo fanno, ci sono
troppi studenti in una classe sola”,
spiega Raja. Se gli studenti non sono
interessati o anche se vanno bene a
scuola, aggiunge, i genitori portano via
i figli dalle scuole. “Perché, invece,
non restano a casa o vanno a lavora-
re?”. Rendere l’educazione divertente
e farli partecipi attraverso un apprendi-
mento attivo, sostiene lei, è parte della
risposta. Trascorrere tre mesi studiando
la pace, la prevenzione dei conflitti e
la loro risoluzione presso l’Università
Chulalongkorn in Tailandia come bor-
sista della pace Rotary nel 2011 ha
ampliato la sua prospettiva rispetto a
quanto possa fare il Sunshine Consul-
ting. Racconta che studiare a fianco
di ricercatori provenienti da tutto il
mondo ha aperto la sua mente. “Non
puoi dire ‘Questo specifico approccio è
corretto’, solo perché proviene da qual-
cuno che vive in quella specifica area”,
dice lei. “Devi aprire la mente al fatto
che una buona idea possa provenire
dalle migliori università del mondo o
dal villaggio immerso nel nulla”.
Sunshine Consulting ha collocato bi-
blioteche e laboratori con computer
in tre luoghi, dove Raja ha visto gli
studenti meravigliarsi di piacere guar-
dando i pastelli colorati o i libri delle
favole. “Questi bambini provengono da
contesti molto umili. È la formazione
che dà o toglie l’interesse in qualcosa”.
Lei spera che in un anno o poco più, il
Sunshine Consulting sarà nella posi-
zione di poter finanziare le scuole. “La
strada è ancora lunga”, dice lei. “Ma
non c’è limite ai sogni”.
AREA DI INTERVENTO:
ETÀ:
PROFESSIONE:
PROVENIENZA:
PEACE CENTER:
Sostenere l'educazione
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Imprenditrice
Lahore Pakistan
Università di Chulalongkorn,
Bangkok, 2011
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FOCUS
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ROTARY
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