ROTARY |
settembre 2011
20
Com’era e come sarà: stiamo vivendo
anni di importante evoluzione per la
Rotary Foundation, ispirati al Future
Vision Plan. Quali sono i riflessi più
rilevanti di questo processo con par-
ticolare riferimento alla reattività dei
Rotary Club?
Se penso ad una differenza com’era e
come sarà, mi viene in mente uno de-
gli aspetti salienti e cioè quello relativo
alle sovvenzioni nella Visione Futura. Mi
rendo conto di quanto Club e Distretti
guadagneranno in termini di autonomia
decisionale nello scegliere come vor-
ranno spendere i Fondi di Designazio-
ne Distrettuale (FODD). Naturalmente
maggiore sarà la contribuzione al Fondo
Programmi Annuale, maggiore sarà la
possibilità per quel Distretto di far fronte
ai progetti dei Club e di sostenerli appro-
priatamente. Se penso invece alla realtà
operativa di oggi, vedo cento Distretti Pi-
lota più organizzati, professionali, meto-
dici, efficaci nel comunicare ed efficienti
nell’agire. Perché la Visione Futura è sta-
ta sviluppata per semplificare i program-
mi e i processi della Fondazione, concen-
trare gli sforzi sostenuti nei programmi
umanitari là dove questi possano avere
il maggiore impatto, secondo le priorità
mondiali stabilite dai Rotariani, offrire
SEM
Intervista a Gianni Jandolo,
Rotary Foundation Coordinator
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