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STRATEGIE PER IL ROTARY
una marca non deve mai allontanarsi, tra-
dire i suoi valori originali. E questa regola
ben si adatta al credo rotariano. Un’altra
regola importante è che una marca deve
comunicare poche cose - meglio se una
alla volta - in modo costante e coeren-
te nel tempo. Scegliere un obiettivo di
comunicazione e focalizzare su di esso
senza dispersione. Un’altra regola fonda-
mentale è che bisogna ascoltare e capire
il destinatario del messaggio. E costruire
un messaggio che stimoli l’interesse e
l’attenzione del target scelto.
Quanto conta la comunicazione interna
per il successo di una campagna vin-
cente sul fronte dell’immagine pubbli-
ca?
In ogni azione di comunicazione c’è sem-
pre da tener conta sia del target interno
che di quello esterno. A mio parere nel
Rotary si è privilegiato il target interno.
Molto importante ma non sufficiente in
un mondo di comunicazione globalizza-
to. Il target interno è importante se as-
sume anche il ruolo di promotore verso
l’esterno del Messaggio Rotariano. Il tar-
get interno è uno strumento decisivo che
deve essere “educato” a svolgere il ruolo
di comunicatore.
I valori rotariani e i valori condivisi
dalla società: può la comunicazione di-
ventare molla per una nuova crescita
del Rotary, anche in termini di nuovi
Soci?
Come ho già detto, una marca per rima-
nere viva deve continuare a crescere,
raggiungere nuovi consumatori. I “Nuovi
Consumatori Rotariani” - mi si passi il ter-
mine commerciale - dovrebbero essere
l’obiettivo prioritario della comunicazio-
ne del Rotary. Parlare ai nuovi potenziali
soci non significa escludere chi è già so-
cio. Al contrario ogni sforzo di comuni-
cazione verso l’esterno avrà una ricadu-
ta immediata e fortemente rassicurante
sull’interno.
Perché nonostante le tante e buone no-
tizie diffuse dalle tante fonti rotariane,
per quanto in modo non organizzato, è
così difficile modificare la reputazione
dell’Associazione?
Nella domanda c’è già il seme della ri-
sposta. Quel “per quanto non in modo
organizzato” è l’indicazione precisa di
che cosa deve essere modificata. Non
dobbiamo ricercare nuovi contenuti, non
abbiamo bisogno di “effetti speciali” ma
semplicemente di trovare un modo più
efficace di comunicare. In sostanza met-
tere a punto un modello organizzativo
per divulgare l’informazione.
Come possono essere coinvolti i Rota-
riani nel rafforzamento dell’immagine
pubblica?
Le risorse economiche generate dal Ro-
tary devono essere concentrate sul fine
istituzionale del Rotary stesso e non usa-
te per finanziare campagne d’immagine. I
Rotariani sono uno strumento fondamen-
tale per influire sull’immagine pubblica
del Rotary. Ancora una volta attraverso
un modello organizzativo che consenta ai
Soci, ai Club, ai Distretti di essere i prota-
gonisti di un processo di comunicazione.
Sono convinto che questo processo deb-
ba essere generato dalla “base” e che
soli i Rotariani - come singoli e nel loro
insieme - possano avere la forza di influi-
re positivamente sull’immagine pubblica
del Rotary.
Rotary Coordinator, Rotary Foundation
Coordinator, Public Image Coordinator:
tre figure per una missione. Quale, in
tre parole? E con qualche parola in più,
per quali obiettivi di breve, medio e lun-
go termine in questo lavoro di squadra?
In tre parole: una squadra per la voglia di
crescere del Rotary. Per quanto riguarda
le parole in più, la mia formazione profes-
sionale mi porta a fare della concretezza
l’obiettivo fondamentale. Per citare un
vecchio slogan creato dalla mia Agenzia
per una famosa marca di elettrodome-
stici, spero di dare il mio contributo con
Fatti non Parole”.
Q
IL ROTARY CHE SI RACCONTA: TRASPARENZA, PERTINENZA, ORGANIZZAZIONE
UNICHI MO
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