ROTARY |
aprile 2012
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Nell’universo rotariano la leadership
non è una semplice inclinazione al
potere, ma si distingue come una pre-
ziosa virtù da coltivare, come la capa-
cità di moltiplicare l’“io” in “noi” e di
trasmettere, o piuttosto, di concretiz-
zare profondi ideali. Qual è dunque lo
scarto culturale rotariano che innalza
la figura del leader?
Perché la formazione dei soci su questo
tema è una tradizione irrinunciabile e
fondamentale? Sul sito web del Rotary
International si legge: «Lo scopo del se-
minario distrettuale sulla leadership è
motivare i Rotariani a servire il Rotary
oltre il livello di club, e dare ai gover-
natori eletti l’opportunità di motivare
i dirigenti distrettuali e costruire i loro
rapporti di lavoro». È il “motivare a
servire” che fa la differenza. Lo sa bene
Concetto Lombardo, attuale Governa-
tore del Distretto 2110 Sicilia e Malta,
che con convinzione afferma «il Rota-
ry non è nulla senza la leadership», in
una semplice frase che ha il sapore di
dogma.
Qual è il legame profondo e potente
tra la nostra organizzazione e la fi-
gura del leader, quasi come se una si
rispecchiasse nell’altra e viceversa?
«
Il Rotary si fonda sull’uomo, sulla sua
forza e volontà, sul suo istinto all’ag-
gregazione. Gli uomini hanno il biso-
gno innato di una guida, di qualcuno
in grado di fare muovere quella ruota
umana a cui tutti apparteniamo. Il lea-
der è colui che sa motivare gli altri po-
nendo obiettivi certi e una cosa, di cui
il mondo oggi è particolarmente digiu-
no: un ideale in cui riconoscersi.
Si riferisce a qualche valore morale in
particolare?
Mi riferisco all’amicizia, al volontaria-
to, alla donazione, all’etica, insomma
alle colonne ideologiche su cui si pog-
gia il Rotary. Ma ciò che mi preme sot-
tolineare è la necessità di amore per i
giovani, la nostra premura di offrire
loro il nostro appoggio, la nostra guida,
la nostra esperienza. Perché le società
veramente civili del passato si sono
sempre basate sul rapporto simbiotico
tra le generazioni. Sono i giovani i lea-
der del domani.
Per questo sono orgoglioso di guidare il
distretto italiano con il più alto numero
di club Interact e Rotaract e di perse-
guire l’obiettivo di aumentare sempre
più il loro effettivo. Non dimentichia-
mo che da loro provengono o possono
provenire i nuovi rotariani, che saran-
no più sinceramente rotariani se sin da
giovanissimi avranno assimilato l’idea
che il porre la propria professionalità
al servizio delle esigenze sociali è fon-
te tanto di un miglioramento collettivo
quanto di un accrescimento personale.
Il motto del suo anno sociale da gover-
natore è “L’orgoglio dell’appartenen-
za”, in cui è custodito in nuce, come
lei spesso ha sottolineato, il valore del-
la leadership. In che senso?
Per raggiungere i più alti risultati biso-
gna credere fermamente in ciò che si è,
Il servizio
è leadership
I
NTERVISTA
A
Concetto Lombardo
G
OVERNATORE DEL
D
ISTRETTO
2110
RI
di Giogio de Cristoforo
1...,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41 43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,...68