IFAD 17
Intervista a
Carlos Seré
IFAD Chief development strategist
In che modo i contadini poveri delle
aree rurali possono adattarsi alle nuo-
ve tecnologie e quali sono i criteri che
devono guidare gli investimenti nel
settore?
Per passare dal laboratorio al campo, la
ricerca ha bisogno di essere supportata
da un forte sistema di formazione insie-
me a politiche che consentano di colle-
gare la ricerca ai prodotti e ai mercati.
Per gli agricoltori, decidere di adottare
nuove tecnologie è spesso abbastanza
difficile, soprattutto perché essi si dedi-
cano all’agricoltura per aumentare del
reddito, soddisfare il bisogno di cibo,
scongiurare l’insicurezza alimentare
o le crisi che colpiscono altre fonti di
reddito (come l’occupazione informa-
le), e così via. Gli investimenti nello
sviluppo di nuove tecnologie a favore
dei piccoli agricoltori dovrebbero es-
sere guidati da una comprensione degli
incentivi e dei rischi che devono essere
affrontati da diverse tipologie di gruppi
di agricoltori. Questo può significare
incentivi e rischi del mercato, ma anche
incentivi e rischi connessi con i cambia-
menti climatici a cui devono far fronte
gli agricoltori. È quindi necessario fo-
calizzarsi maggiormente sulle attività di
ricerca e innovazione per lo sviluppo di
tecnologie che aiutino gli agricoltori ad
aumentare la loro produttività. Questo
consentirebbe loro di adattarsi meglio
ad ambienti più difficili, alla scarsità
d’acqua, al cambiamento climatico, e di
avere una maggiore resistenza alle crisi
oltre che rispondere meglio al mutato
contesto di prezzi alimentari più elevati
(e talvolta volatili).
In questo modo, si dovrebbe investire
nello sviluppo di sistemi innovativi che
adattino le tecnologie promettenti a
condizioni socio-economiche e agro-
climatiche specifiche del contesto agri-
colo e non il contrario. La ricerca che
porta all’innovazione deve tenere conto
di questo contesto. Gli investimenti nel
settore agricolo devono soddisfare le
esigenze istituzionali e infrastrutturali
favorevoli - tra cui strade, mercati, la
finanza rurale e così via - oltre agli inve-
stimenti nella ricerca agricola.
Ci sono progetti che sostengono i pic-
coli agricoltori in modo interdiscipli-
nare cosí da aumentare le rese. Tutta-
via, esistono per essi ancora difficoltà
logistiche di accesso ai mercati e la
possibilità di assicurarsi che questo
aumento si tradurrà in maggiori ri-
cavi. Quali possono essere le possibili
soluzioni?
L’aumento della produttività dei piccoli
agricoltori nei paesi in via di sviluppo,
in primo luogo può dare un contributo
significativo alla sicurezza alimentare e
allo sviluppo economico locale e nazio-
nale. In secondo luogo può, se possibi-
le, assicurare che il surplus alimentare
passi in modo efficiente e sicuro dai
campi al mercato. Con più soldi nelle
tasche degli agricoltori, si può iniziare
a vedere una vera trasformazione per
i paesi in via di sviluppo. Gli investi-
menti in agricoltura su piccola scala
e nello sviluppo rurale sono la base
per la crescita economica. Se vogliamo
rendere i mercati regionali funzionanti,
se vogliamo garantire ai paesi in via di
sviluppo la sicurezza alimentare ed eco-
nomica, allora dobbiamo trasformare le
nostre infrastrutture e il nostro modo
di fare business. È fondamentale inve-
stire lungo l’intera filiera, e allo stesso
tempo mettere i produttori primari e
Strategie globali
per la crescita
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