ROTARY |
dicembre 2012
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piccoli proprietari terrieri poveri in gra-
do di ricevere il miglior prezzo per i
loro prodotti e coinvolgerli sempre più
nell’aggiunta di valore attraverso l’in-
tegrazione nei mercati. Strade, acces-
so stabile all’energia elettrica e all’ac-
qua corrente, buona governance sono
anch’essi strumenti chiave per rendere
l’ambiente nei paesi in via di svilup-
po attraente per le imprese. La piccola
agricoltura deve essere vista come un
business. Abbiamo bisogno di mettere
i piccoli agricoltori al centro di scambi
di settore collegandoli tra di loro così
come con i mercati locali e regionali.
Hanno bisogno di accedere alle infor-
mazioni di mercato, allo stoccaggio e
al trasporto delle colture. Le politiche
nazionali e regionali devono eliminare
ritardi transfrontalieri e difficoltà nor-
mative affrontati dai piccoli agricoltori
al fine di semplificare il trasporto dei
loro prodotti da un paese all’altro.
Quanto successo possono avere inizia-
tive per fornire incentivi e formazione
per i piccoli agricoltori del Sud del
mondo mentre nel Nord i sussidi e le
barriere al commercio internazionale
restano in vigore?
Le proposte per fornire incentivi e
formazione per gli agricoltori devono
essere parte di un più ampio pacchet-
to di iniziative volte a sostenere uno
sviluppo guidato dall’agricoltura nei
paesi in via di sviluppo - massimizzando
le opportunità di accesso ai mercati.
Tuttavia, pur riconoscendo l’esistenza
di distorsioni del mercato e ostacoli al
libero scambio, i bassi prezzi mondiali
alimentari del passato che incideva-
no negativamente sulle performance
agricole e sugli incentivi sono cambiati
drammaticamente. I prezzi più elevati
sono dotati di possibilità di una rea-
zione da parte dell’offerta. Abbiamo
bisogno di strategie globali di stimolo
alla crescita nel settore agricolo e in
altri settori rurali che possano offrire
nuove opportunità imprenditoriali e oc-
cupazionali. Incentivi e formazione per
gli agricoltori sono componenti impor-
tanti di una strategia di sviluppo agri-
colo/rurale, ma questo non può essere
considerato in modo isolato. IFAD, ad
esempio, utilizza un approccio ai pro-
blemi dello sviluppo sempre più legato
alle catene di valore nei programmi che
supporta. Ciò significa riconoscere che
lavorare sul fronte della produzione nel
settore agricolo non offra molto per
ridurre la povertà, sostenere la crescita
e promuovere la sicurezza alimentare,
a meno che non si costruiscano anche i
collegamenti necessari tra agricoltori e
mercati, le relazioni tra i vari attori del-
le catene di approvvigionamento, e tra
il mercato e le politiche (commerciali)
che lo riguardano. È importante sia per
avere un ambiente di mercato che offra
pari opportunità ai piccoli agricoltori
sia per rafforzare la capacità degli agri-
coltori di partecipare nei mercati - loca-
li e nazionali, in particolare - in quanto
la domanda di prodotti alimentari sta
crescendo molto rapidamente in molti
mercati dei paesi in via di sviluppo.
Anche i mercati regionali e internazio-
nali hanno un ruolo rilevante, natural-
mente, e il loro rapporto con i mercati
nazionali è spesso molto complesso.
Lo scopo dell’IFAD
La finalità del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) è mettere le
popolazioni rurali povere in condizione di raggiungere una maggiore sicurezza
alimentare, migliorare la qualità della loro alimentazione, ottenere redditi più
alti e rafforzare le proprie capacità di adattamento. L’IFAD si occupa anche
di sostenere la causa degli uomini e delle donne poveri che vivono nelle aree
rurali. Il nostro profilo multilaterale ci fornisce una solida piattaforma di dialogo
a livello mondiale per contribuire a definire le politiche di sviluppo rurale e
generare una crescente consapevolezza dell’importanza di investire nello svi-
luppo agricolo e rurale se si vuole ridurre la povertà e aumentare la sicurezza
alimentare nel mondo.
Dove lavoriamo
1
s !FRICA SUB SAHARIANA PAESI CON PROGRAMMI E PROGETTI IN CORSO DI
attuazione
s !SIA E 0ACIlCO PAESI CON PROGRAMMI E PROGETTI IN CORSO DI ATTUAZIONE
s !MERICA ,ATINA E #ARAIBI
PAESI CON PROGRAMMI E PROGETTI IN CORSO DI
attuazione
s -EDIO /RIENTE .ORD !FRICA !SIA #ENTRALE ED %UROPA /RIENTALE PAESI E
territorio, con 35 programmi e progetti in corso di attuazione
Come lavoriamo
I
partenariati
sono un elemento centrale in tutte le attività dell’IFAD.
Il Fondo è di fatto un partenariato unico nel suo genere tra stati membri dell’Or-
ganizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), dell’Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e altri paesi in via di sviluppo.
L’IFAD collabora con i governi dei paesi in via di sviluppo, le organizzazioni dei
poveri che vivono nelle aree rurali, organizzazioni non governative e il settore
privato per formulare progetti e programmi innovativi e coerenti con le politiche
nazionali in materia di sviluppo agricolo e rurale. Lavoriamo anche a stret-
to contatto con altre istituzioni finanziarie multilaterali, donatori bilaterali e
agenzie delle Nazioni Unite, in particolare le nostre agenzie sorelle con sede a
Roma - l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione
(FAO) e il Programma alimentare mondiale (PAM). Tra i nostri partner figurano
anche centri internazionali per la ricerca agricola, istituti di ricerca sulle poli-
tiche e università. Stiamo inoltre ampliando la nostra strategia di partenariato
per coinvolgere il settore privato nella fornitura di servizi per la produzione, la
trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché di servizi
finanziari, ai piccoli agricoltori. Nel 2011, abbiamo aggiornato la nostra strate-
gia di collaborazione con il settore privato, per migliorare l’efficacia di questo
tipo di partenariati.
1 Aggiornato al 31 dicembre 2011.
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