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LA FORZA DEL SOGNO E DELLA SPERANZA
I
n qualità di psichiatra e
psicoterapeuta, come re-
agisce al tema “La forza del
sogno e della speranza”
Con grande coinvolgimento.
Sono convinto che la funzio-
ne attuale dello psicanalista
e dello psicoterapeuta sia,
non tanto quella di aiutare
a ricordare i ricordi “non ri-
cordati”, cioè il passato, ma
quella di restituire futuri pen-
sabili, quindi di riorganizzare
la speranza, di elaborare at-
traverso i sogni il lutto delle
frustrazioni e delle delusioni
del presente, e aiutare a co-
lonizzare con il desiderio il
futuro per mantenere in vita
il progetto e la vocazione.
Cosa può dirci a proposito dell’impor-
tanza dei sogni?
Quando la capacità di sognare un futu-
ro possibile, intesa come tempo in cui
si realizzerà il desiderio, si spegne, si
apre il baratro della depressione: sog-
getti senza speranza, e quindi senza
progetto. Il sogno è la passerella sulla
quale cammina il desiderio dell’uomo:
è fondamentale per la salute e per la
creatività dell’individuo, per il lavoro
e per l’amore. Un eccesso di realismo
toglie intensità al sogno e quindi al fu-
turo.
Perché la speranza crea energia?
La speranza è la capacità di ritenere
molto probabile che il futuro realizzi il
desiderio. Senza un obiettivo, cioè sen-
za un desiderio, vi è una mutilazione:
CONVERSANDO
CON IL PROF.
PIETROPOLLI CHARMET
Gustavo Pietropolli Charmet
è molto difficile riuscire sia ad amare
sia a lavorare, c’è solo disperazione,
annichilimento. Il desiderio ha senso
non solo nel presente ma soprattutto
nel futuro.
Siamo in una società povera di sogni,
la speranza sembra essere sempre più
merce rara … quali le implicazioni?
La conseguenza è una sopravvalutazio-
ne del presente e un tentativo psicolo-
gico, ma anche sociologico e consumi-
sta, di renderlo eterno trasformando i
giorni in altri giorni, cancellando l’e-
spansione del tempo, e creando sogget-
tivamente una specie di “mappa tempo-
rale” che non si svolge verso il futuro,
ma verso il ripetersi delle azioni non fi-
nalizzate allo sviluppo della creatività,
della crescita.
I sogni sono dei giovani o sono di tut-
ti ….?
Penso che sognare sia una funzione vi-
tale per tutti. Il sogno nei giovani è il
motore del loro progetto di sviluppo e
della realizzazione della loro vocazio-
ne, negli anziani è ciò che li invita, pur
riducendosi lo spazio di tempo, a rea-
lizzare il desiderio. I sogni in qualche
modo concretizzano nel presente ciò
che rimane del futuro.
La cultura imperante della prestazio-
ne, della concretezza, del pragmati-
smo può convivere con i sogni?
Mai come questi giorni sogni e incu-
bi sono vicini! La cultura dominante
sembra eliminare gli aspetti frustranti,
poco onirici della realtà. Penso si pos-
sa non esacerbare la dimensione della
crudeltà della realtà ed eliminare il so-
gno.
Nella sua vita, sogno e speranza che
ruolo hanno avuto? Ha qualche esem-
pio da condividere?
Penso che la precocità della mia voca-
zione professionale sia stata un aspetto
molto importante nella mia vita. Aver
deciso dai tempi liceali di esercitare la
professione di psichiatra ha costituito
il sogno a cui mi sono aggrappato an-
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