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NOTIZIE ITALIA
Sostegno alla ricerca
e sensibilizzazione dell’opinione pubblica
D
ISTRETTO
2070
Rotary Club Rimini
Siamo a conoscenza della esistenza di
Malattie Neurodegenerative a base ge-
netica dette “rare” ma che rare purtrop-
po non sono essendo molto, molto più
diffuse di quanto si pensi e si sappia.
Si tratta di malattie per le quali le Case
Farmaceutiche investono poco o nulla,
malattie che provocano veramente si-
tuazioni di estrema drammaticità:
-
sia per l’intensità e la gravità degli
effetti che causano a “coloro che ne
vengono colpiti”, ai “loro familiari a
rischio al 50%”, a tutti gli altri compo-
nenti del nucleo famigliare,
-
sia per la durata che si protrae anche
per diecine di anni,
-
sia per i costi attuali e ancor più futuri
che dovranno essere sostenuti anche
dalla Società per un “minimo di assi-
stenza e cura”.
(
In Italia, oggi, solo gli ammalati di
Corèa di Huntington sono più di 6.000
e le persone stimate a “rischio” sono
oltre 18.000, e i dati sono di certo sotto-
stimati perché molte persone colpite da
questa malattia per ovvi motivi cercano
di tenerla nascosta il più possibile); e di
Laboratori che svolgono con tanto lo-
devole impegno Ricerca su queste ma-
lattie, Laboratori che se maggiormente
valorizzati e sostenuti finanziariamente
potrebbero sviluppare progetti di im-
portanza vitale e di incommensurabile
valore, accrescere ed ampliare la loro
attività, accelerare il raggiungimento
degli obiettivi rivolti a trovare la cura
e a sconfiggere definitivamente queste
terribili malattie.
Conosciamo personalmente il Labora-
torio di Ricerca “UniStem” diretto dalla
Prof.ssa Elena Cattaneo, Centro di Ec-
cellenza operante presso l’Università
degli Studi di Milano e - in tutta coscien-
za - possiamo assicurare che questo
Centro di Ricerca sulle Cellule Stamina-
li ha ottenuto risultati molto importanti
e sta progredendo nella Ricerca con tan-
ta professionalità e passione.
E’ una “meravigliosa officina” dove -
sotto la guida “eccezionale e credibile”
della Responsabile - un “Gruppo” coeso
di Ricercatori meritevoli sta svolgendo
il proprio lavoro in silenzio e senza nulla
chiedere e lo fa con encomiabile grinta,
massimo impegno e tanto entusiasmo.
Si tratta di una “squadra” preziosa che
non chiede… ma per come opera e per
quello che riesce e riuscirebbe a produr-
re merita certamente la massima atten-
zione, maggiore considerazione ed il no-
stro aiuto di fronte a questa situazione
-
come ROTARIANI e come UOMINI - ri-
teniamo doveroso ed entusiasticamente
stimolante dimostrare la nostra fierezza
del FARE e dare il via ad una
Azione di
sensibilizzazione ed aiuto alla Ricerca
sulle MND a base genetica”
che inizian-
do a favore della Ricerca sulla Corea di
Huntington si possa al più presto allar-
gare anche alle altre malattie genetiche
ed a favore di altri Laboratori di Ricerca
di Eccellenza.
Noi Rotariani possiamo e dobbiamo
scatenare “un mare di solidarietà”!
Cosa abbiamo fatto e stiamo facendo:
Ottobre 2010 - presentata una propo-
sta a Governatore Ferracci per una
BORSA di STUDIO” da assegnare a un
Ricercatore del Laboratorio UniStem
Università di Milano. (Assistenti Rispoli
e Michelucci R. con sostegno del PDG P.
Pasini
/
Assistente A. Battarra).
Per un lungo periodo avevamo fondata
speranza di ricevere contributo dal Di-
stretto.
Poi…ci fu detto che l’eventuale borsa di
Un esame
di coscienza
D
ISTRETTO
2070
Gennaro Maria Cardinale
Spesso nei nostri incontri, al Club, alle riu-
nioni Distrettuali o Internazionali, ascoltiamo
conferenze motivate dall’obbiettivo che i ro-
tariani si prefiggono: quello di dare il proprio
contributo ad alleviare le sofferenze umane
nei limiti, ovviamente, delle nostre reali pos-
sibilità.
E’ infatti superfluo dire, ma lo dico, che il
Rotary,come qualsiasi altra organizzazione
umanitaria, non ha la possibilità di debellare
il male dal mondo. Non l’abbiamo e neppure
dobbiamo farlo credere. Né ai nostri soci,né
all’esterno dei nostri Club.
Noi siamo impegnati,individualmente e
nell’ambito dei Club, a dare il nostro contribu-
to reale e concreto ad aiutare chi è in difficol-
tà esistenziale, qualunque sia la natura di tale
difficoltà. Il Rotary si suddivide culturalmente
in varie fasce operative.
Ma senza entrare nella dinamica di tali diffe-
renziazioni, va considerato un elemento, forse
essenziale per comprendere veramente dove
vogliamo andare. Un elemento che dischiude
innanzi a noi tutti la verità che ci consente
di comprendere “chi siamo” realmente: la
coscienza dell’essere Rotariano. Un termine
in disuso, è vero. Ma forse può essere utile
ricordare a se stessi che esiste una coscienza
dell’essere. Una identità interiore. Un’arca
che custodisce tutto quanto vale la pena di
salvare in ciascuno di noi. Dentro di noi ma
non solo per noi. Probabilmente più per gli
altri che per noi stessi. E sarebbe facile ricor-
dare l’espressione “al di sopra di ogni interes-
se personale” come tante altre che si evocano
sempre ma si praticano con molta parsimonia.
Mi fermo qui perché il mio intendimento è di
presentare questa iniziativa del R.C. di Rimini
e del Past Presidente Renato Moretti. Ne au-
spico la lettura e, se si vuole, la partecipazio-
ne per quell’atto di umiltà che ciascuno di noi
dovrebbe essere tenuto ad osservare. È tempo
di Convention, di Congressi e di quant’altro
può magnificare il Rotary. Ma quello scomodo
elemento, che è appunto la nostra coscienza,
custodisce nella sua arca l’amore per il pros-
simo che possiamo manifestare non a parole
ma con i fatti, nella Concretezza della nostra
Azione.
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