Rivista Rotary | Settembre 2014 - page 41

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Tutti i cittadini hanno la propria nazionalità, la propria cul-
tura locale, ma nello stesso tempo sono cittadini del mondo
allo stesso livello di tutti gli altri. Essi non debbono sottomet-
tersi balbettando male le lingue degli altri, ma potrebbero
comunicare fra loro con una lingua neutrale che tutti possano
imparare rapidamente per la sua facilità, per la sua logica e
per la sua ideologia, rispettando i diritti umani linguistici an-
che dei piccoli popoli, dei cittadini di paesi linguisticamente
deboli.
7)
L’Esperanto non offre vantaggi soltanto ad alcuni, ma si
armonizza con i fondamentali criteri dei “quattro principi
etici del Rotary”, perché è veritiero, giusto, crea una migliore
volontà e indubbiamente una migliore amicizia, oltre ad es-
sere benefico per tutti.
8)
Il più antico Gruppo di Amici del Rotary International è
quello degli Amici Rotariani Dell’Esperanto (RADE), che da
parecchi anni si incontrano durante i Congressi Mondiali del
Rotary o si visitano reciprocamente senza alcun problema di
comunicazione”.
Esperanto e Rotary
quale futuro di collaborazione?
Nel mondo esistono almeno tanti parlanti Esperanto quanti
rotariani, sottolineava nel suo articolo van der Vleugel. Mol-
ti, e profondi, sono i contatti ideali fra l’idealità rotariana e
quella esperantista: lotta in favore della democrazia, impegno
all’alfabetizzazione, attenzione alla comunicazione e alla
collaborazione internazionale, coscienza piena dei valori del
rispetto, della tolleranza e del dialogo, tutela di ogni cultura,
consapevolezza dell’importanza dello scambio, lungimiranza
per un futuro sostenibile (dall’ecologia tout court all’ecologia
linguistica). Non stupisce allora che l’interesse reciproco
che le due grandi realtà in questa sede raccolte insieme,
l‘esperantista e la rotariana, nutrono l’una verso l’altra possa
portare a sempre più profonde sinergie.
Attendendo di vedere lo svilupparsi del dibattito nato dalle
pagine del “Rotary Contact”, lo scorso anno rotariano il Di-
stretto 2050, nella figura della governatrice Anna Spalla, ha
aperto a una nuova possibilità di collaborazione, accettando
la proposta di un eClub con lingua veicolare l’Esperanto, il
Rotary eClub Esperanto, appunto (REEK, nell’acrostico in
lingua): club padrino è il Rotary e-club 2050
rotaryeclub2050.org/), designato al coordinamento dell’im-
presa l’estensore di queste righe. Che, onorato dell’incarico,
confida nell’aiuto e nel contributo di tutti.
DAVIDE ASTORI
Classe 1971, laurea in lettere indi-
rizzo classico, dottorato in roma-
nistica (LMU – München), diploma
in paleografia (Archivio di Stato
di Parma), giornalista (albo della
Lombardia), dopo aver insegnato
‘Lingua romena’, ‘Lingua e cultura ebraica’, ‘Lingua
araba’ e ‘Sanscrito’ è, dal dicembre 2006, ricercatore del
s.s.d. L-LIN/01 presso l’Università degli Studi di Parma.
Fra gli interessi primari: indoeuropeistica, lingue in con-
tatto, traduttologia, minoranze e politiche linguistiche.
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