Rivista Rotary | Aprile 2015 - page 39

fiscale e alla criminalità finanziaria”, per poi sottolineare che
il tema dell’evasione fiscale è centrale per corretti rapporti
etico, economici e sociali e si sposa con l’impegno che ci si
attende da ciascun singolo rotariano e cittadino della nostra
nazione per contribuire alla crescita della società, ciò in base
ai principi dettati dalla nostra Costituzione, nell’art. 4.
L’Avv. Fabio Ciani, Direttore della Scuola di Alta Specializ-
zazione in Diritto Tributario (UNCAT), e docente di Diritto
Tributario all’Università di Roma Tre, ha tracciato un qua-
dro complessivo del provvedimento ponendo l’accento sui
profili di diffusa, ma non completa, depenalizzazione che
l’adesione comporta, avuto particolare riguardo al reato di
“autoricliclaggio” di recente introduzione. Il professor Ciani
ha spiegato che, affinché l’adesione alla voluntary disclosure
dispieghi piena efficacia, è indispensabile che essa riunisca
l’intera “filiera” che ha concorso nei comportamenti irregolari
(ad esempio, società, soci, eventuali “prestanome”, ecc.).
Il Dott. Aldo Polito, Direttore Centrale della Direzione Accer-
tamento dell’Agenzia delle Entrate - entità più coinvolta nella
concreta attuazione del provvedimento - ha ribadito che la
lotta all’evasione fiscale è ormai obiettivo largamente condi-
viso a livello internazionale (da organismi quali il FACTA sta-
tunitense, l’OCSE, il G20, l’Unione Europea, solo per citarne
alcuni), con la conseguenza che le possibilità di detenere
impunemente all’estero capitali non regolarizzati si vanno
drasticamente riducendo: ne è prova l’adesione ad accordi di
scambio di informazioni di Paesi tradizionalmente rifugio per
capitali sottratti a imposizione: Liechtenstein, Lussemburgo
e Svizzera nonché Principato di Monaco.
Il Dott. Polito, come altri relatori, ha in definitiva sottolineato
che il mutato clima internazionale non consentirà di detenere
capitali frutto di evasione, se non localizzandoli in Paesi ad
altissimo rischio ambientale e di instabilità politica.
Il provvedimento normativo introdotto dalla legge 186 non
si configura come un condono, è richiesto l’integrale paga-
mento delle imposte evase, e prevede un confronto dialettico
tra contribuente e Agenzia delle Entrate: quest’ultima, come
ha riconosciuto più di un relatore, è ormai dotata di mezzi,
strutture e “cultura” che le consentono di contrastare sia
l’evasione domestica che quella internazionale.
È stato il Prof. Nicola Rossi, già senatore della Repubblica, e
attualmente professore ordinario di Economia Politica all’U-
niversità di Roma 2 – Tor Vergata, che ha seguito la genesi
del provvedimento di Voluntary Disclosure, che concludendo
gli interventi tecnici, ha ribadito che l’evasione fiscale è un
fenomeno da condannare senza mezzi termini, e ha espresso
l’auspicio che le risorse, certamente significative, che afflui-
ranno per effetto della regolarizzazione vengano destinate ad
abbattere il debito pubblico. Il Professore ha quindi avviato
una riflessione sulla evoluzione dell’attività di controllo e di
contrasto all’evasione nel nostro Paese.
Il PG Poddighe ha chiuso i lavori ringraziando l’Avvocatura
di Stato, e i relatori per l’alto profilo delle loro relazioni, che
hanno elevato lo spessore culturale dell’iniziativa, percepito
da parte del numeroso pubblico presente in sala e dalla stam-
pa economica fra cui gli è piaciuto citare l’autorevole Il Sole
24 Ore che ha dedicato all’iniziativa un trafiletto di lancio.
Il presidente della Fondazione Ranelletti ha concluso evi-
denziando come il fenomeno dell’evasione fiscale sia ampio
e complesso e imponga alle istituzioni e al governo in primis
l’individuazione di obiettivi e di indirizzi di politica fiscale,
perché è evidente che l’evasione costituisce un ostacolo alla
realizzazione di un mercato concorrenziale fra le imprese
e comporta un aumento della pressione fiscale in capo ai
contribuenti che adempiono correttamente ai propri doveri
fiscali, generando iniquità sociale e minando i principi di
solidarietà e legalità sui quali si fonda il rapporto Stato-citta-
dino. Al contempo ha plaudito a questo ultimo provvedimento
legislativo, che non costituisce, come talvolta in passato è
stato, a un condono che ha generato nei contribuenti il dif-
fuso convincimento di poter beneficiare in futuro in sconti o
appunto ulteriori condoni, e che ha contribuito a minare nei
contribuenti onesti uno scoraggiamento. Ha quindi auspicato
che i futuri provvedimenti relativi a una politica fiscale siano
orientati a obiettivi di rigore e di equità, che presuppone ci
sia una decisa azione di recupero, ma altresì deve contare e
svilupparsi in un rinnovato contesto socio-culturale ed econo-
mico, in cui l’equa contribuzione da parte di tutti i cittadini
sia percepita come un valore aggiunto, come un rinnovato va-
lore etico per la collettività, come un rinnovato senso civico.
VOLUNTARY DISCLOSURE
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