classico Yachting Club inglese, dando vita a regate, crociere
e manifestazioni, di ogni tipo. Il Rotary accettò così e codificò
l’idea di Fellowship, ovvero di un gruppo di rotariani con una
passione in comune, che si riunissero liberamente al di fuori
dei propri club. Oggi sono una settantina le Fellowship che
racchiudono un’ampia serie di attività, dallo sport agli hobby
fino ad arrivare agli interessi in campo professionale e l’IYFR
oltre ad essere la più antica, rappresenta tuttora la Fellowship
più diffusa e organizzata al mondo.
Ma in Italia, a parte qualche eccezione che si è sviluppata
negli ultimi anni, le Fellowship non hanno avuto la diffusio-
ne che meritano, sicuramente per una scarsa conoscenza
della loro esistenza. I circoli professionali oggi esistenti nel
Rotary racchiudono un’ampia serie d’attività professionali e
non (dallo sport, agli hobby fino ad arrivare agli interessi in
campo professionale) e costituiscono uno strumento per la
promozione a livello internazionale dell’affiatamento, dell’a-
micizia e del servizio. Oltre ad offrire ai soci l’opportunità di
condividere con altri rotariani una passione comune.
Al fine di poter procedere concretamente all’organizzazione
del Meeting si è costituito un coordinamento, naturalmente
presieduto da Giovanni Lazzara, e composto dai rappresen-
tanti di ogni Fellowship che ha aderito all’evento e da Marco
Marinaro, quale Presidente della Commissione delle Fellow-
ship del Distretto 2100.
Una gita in barca a Capri, una regata velica da Sorrento nello
splendido Golfo di Napoli, una passeggiata in moto sulla
costiera amalfitana, un torneo di tennis, un’escursione in
bicicletta, un concorso di eleganza per auto d’epoca, i tour
guidati dalle Fellowship della Magna Grecia e dalla Cultura
Italiana, le ricche tavole curate dalla nostra Rotarian Gour-
met, i concerti dei musicisti rotariani che ci allieteranno la
sera quando tutti noi staremo insieme per celebrare questa
straordinaria festa.
Il progetto è ambizioso, ma con l’aiuto di tutte le Fellow-
ship che hanno aderito sono certo che avremo le capacità
di realizzarlo al meglio. È stata infatti affidata alle singole
Fellowship l’organizzazione dell’evento, e il comitato come
sopra composto si preoccuperà invece del coordinamento del
“Programma Generale”.
Per tutti i rotariani e le altre Fellowship che vorranno aggre-
garsi, scrivete a
Come per ogni iniziativa rotariana, anche questa importante
manifestazione costituirà non soltanto un significativo mo-
mento di affermazione della Fellowship e del Rotary in Italia,
ma offrirà anche l’opportunità per sviluppare delle attività di
servizio per la nostra comunità.
Io sono molto contento di essere stato negli ultimi anni alla
guida della IYFR in Italia, le Fellowship sono uno straordina-
rio strumento per favorire e accrescere la famosa “amicizia
rotariana”, la vera essenza del Rotary, assolutamente ne-
cessaria per sviluppare la nostra attività di servizio. Questa
esperienza mi ha veramente arricchito di relazioni a livello
nazionale e internazionale, mi ha permesso di conoscere dei
veri amici e di realizzare iniziative di servizio che altrimenti
non avrei mai potuto neanche immaginare di fare. Sono
quindi convinto che le Fellowship devono avere una maggiore
diffusione fra i rotariani.
Ho ritenuto quindi mio dovere, prima di lasciare il mio inca-
rico, dare il mio contributo per realizzare una simile manife-
stazione.
Molto è stato fatto negli ultimi anni ma occorre fare di più
poiché ancora tante sono le Fellowship rotariane che non
hanno una diffusa presenza in tutto il nostro territorio. Quanti
rotariani sono a conoscenza della loro esistenza e soprattutto
quanti di loro hanno le conoscenze o i contatti adeguati per
sviluppare nel proprio Distretto i suddetti circoli?
Sono certo quindi che questa manifestazione potrà contribu-
ire a una maggiore conoscenza delle Fellowship esistenti in
Italia, iniziativa che rafforzerà la loro visibilità.
L
uigi
F
alanga
FELLOWSHIP
48
ROTARY
gennaio-febbraio 2015
