UN ANNO DI INTENSO LAVORO
Il CIP Italia-Francia compie un anno
Incontro di confronto intenso e conviviale, con temi di approfondimento e toccanti testimonianze.
È passato un anno da quando il CIP Italia-Francia (il comita-
to Interpaese che raggruppa distretti, club e soci dei Rotary
italiani e francesi) ha tenuto la sua prima riunione a Santa
Vittoria d’Alba; un anno in cui il comitato ha svolto un intenso
lavoro di relazioni e avviato iniziative importanti.
Il bilancio delle azioni realizzate e l’illustrazione dei progetti
in corso sono stati oggetto di un’affollata assemblea presso il
castello di Lagnasco (CN), organizzata in maniera impeccabile
dal Presidente del Comitato Italia-Francia, Patrick Trucco.
Dopo un’interessante visita agli stabilimenti della Carni Dock
il gruppo ha compiuto un giro guidato al Castello di Lagnasco,
un’imponente costruzione iniziata nel lontano 1100 e costru-
ito nelle forme attuali nel XVI secolo ad opera della famiglia
Tapparelli D’Azeglio. Nell’ampia ed attrezzata sala convegni
del castello si sono svolti i lavori, aperti dal Presidente del CIP
italiano Patrick Trucco che, dopo aver letto l’affettuoso mes-
saggio inviato da Mario Giannola (National Coordinator Com-
mittee dei CIP) ha dato la parola ai protagonisti dell’incontro.
Ha iniziato Marie France Schoebel - PDG del Distretto francese
1780 che ha sviluppato il tema dei giovani, linfa vitale per il
Rotary, cui si deve destinare il massimo di attenzione per atti-
rarli nell’organizzazione. E naturalmente i primi debbono esse-
re i rotaractiani, che negli anni già sviluppano una sensibilità
particolare che facilita enormemente l’inserimento nel Rotary.
Ha preso quindi la parola Cristina Giacoma, Segretario del
CIP Italia-Francia, che ha approfondito il tema dell’università
come centro essenziale di formazione dei giovani, fornendo
interessanti considerazioni sui progetti internazionali dell’Uni-
versità di Torino. Fra l’altro, il Past Governor Sergio Bortolani
è in viaggio in Sud America, nella sua veste di vice rettore,
per stipulare nuovi accordi di cooperazione con università del
subcontinente. Marie-Berthe Vittoz ha fornito interessanti det-
tagli sull’esperienza del “Diploma bi-nazionale master 2”, un
percorso di studi che consente di ottenere una laurea valida in
entrambi i Paesi frequentando, ad anni alterne, l’Università di
Torino e quella di Lyon 3. Toccante l’intervento di Fratel Marco
De Magistris, dell’ordine dei Giuseppini del Murialdo, che ha
portato l’esperienza vissuta in Guinea Bissau e in Romania (in
quest’ultimo Paese anche in contatto e con l’assistenza del
Rotary, grazie all’intervento del PDG Montalenti) con i giovani
di quei Paesi, cui ha offerto, grazie alla formazione, concrete
prospettive di lavoro e di inserimento attivo nella società.
Michel Bailly, che guida il CIP dal versante francese, ha sot-
tolineato con grande convinzione l’importanza dei giovani nel
Rotary. Il suo discorso si è incentrato sullo scambio giovani,
sul RYLA e sulla necessità di sensibilizzare i giovani del Rota-
ract nei rapporti tra Italia e Francia…
L’intervento di Sandro Ozzello, diabetologo, “Mangiare bene
per guadagnare salute: oggi” ha aperto una piacevole parentesi
su uno dei grandi rischi per la salute, il diabete. La giornata
è terminata con un’allegra cena in cui l’intrecciarsi fitto delle
conversazioni ha dato l’idea concreta dei rapporti stretti ed
amichevoli instauratisi tra i partecipanti all’evento. La domeni-
ca tutti hanno fatto un’emozionante esperienza: una “battuta
al tartufo” con i cani nel bosco antistante all’albergo di Santa
Vittoria D’Alba. Un po’ di delusione per non aver trovato nulla
di prezioso, ma molto divertimento nell’apprendere “sul cam-
po” l’attività del “trifulau”. Dopo la visita al museo di Grinzane
Cavour e alla banca del vino di Pollenzo la compagnia si è
sciolta dandosi appuntamento alla prossima riunione.
COMITATI INTERPAESE
G
ianluigi
D
e
M
archi
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ROTARY
gennaio-febbraio 2015
