Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 43

la prima volta nella storia ci sarà un’agenda comune senza
distinzioni di Paesi. Ecco un’altra forte eredità del Club di
Roma: la governance del mondo e le istituzioni devono tenere
conto di un unico macrosistema. Non è più possibile risolvere
i problemi affrontandoli individualmente.
Si è ricordato come nel ’87 la commissione Brundtland defi-
niva cosa si intendesse con sviluppo sostenibile, parlando di
"economia, società e ambiente" ma accennando anche a un
quarto pilastro, la sostenibilità istituzionale. Le istituzioni e il
potere politico giocano un ruolo fondamentale nell’ organiz-
zare i comportamenti. Soprattutto quelli dei giovani.
Donella e Dennis Meadows, Jorgen Randers, i ricercatori
del Massachusetts Institute of Technology che su incarico
del Club di Roma tanto hanno contribuito nella visione del
mondo futuro, erano giovani dai 27 ai 31 anni. Dare stimoli
ai giovani significa attivare intelligenze in grado di portare
visioni, strategie e percorsi anche rivoluzionari e di enorme
portata per la collettività globale.
Il Convegno si è concluso con la presentazione da parte del
prof. Nicola di un modello interpretativo sintetico di una
realtà tanto complessa come quella delineata. Il modello
A.E.R.A., rappresentato da un uomo vitruviano che, sotto-
lineando ancora una volta sia la centralità dell’uomo sia il
bisogno di equilibrio e di armonia, utilizza l’acronimo ‘TER-
RA’ per richiamare gli elementi fondamentali per lo sviluppo
responsabile. Così la lettera T richiama l’importanza della ter-
modinamica e soprattutto del concetto di entropia. La lettera
E si riferisce alle problematiche relative all’energia, la prima
R prende in considerazione la razionalizzazione dei consumi,
puntando sull’eliminazione degli sprechi, sulla riduzione e il
risparmio energetico. La seconda R indica ricerca e innovazio-
ne, le vie attraverso le quali è possibile un ordinato sviluppo
socioeconomico, rispettoso del soddisfacimento delle naturali
esigenze della società. La A dell’acronimo raccoglie infine
quelle prospettive di avvenire che dovrebbero essere presenti
nelle nuove generazioni, soprattutto quelle che vogliono sal-
vare il pianeta Terra.
Un Convegno ricco di spunti che ha visto posizioni di sostan-
ziale ottimismo, in contrapposizione alle tinte fosche del Club
di Roma negli anni ’70. Un Convegno che ha avuto il merito di
non entrare nella questione delle ideologie politiche, restan-
done superiore e facendo emergere la necessità di una visione
partecipata e collaborativa per il futuro del mondo. Nei Limiti
allo Sviluppo non si parla di fine inevitabile, anzi, veniamo
invitati a costruire un futuro migliore e siamo ancora in tempo
per farlo. Come il Prof. Giovannini sintetizza ‘non dobbiamo
avere paura, dobbiamo semplicemente avere urgenza’.
Ulteriori informazioni
Alex Roggero
Segreteria Organizzativa e Ufficio Stampa greenzone
Viale Zara 58 | 20124 Milano MI
02 6888241 |
Enrico Giovannini, Professore Ordinario di Statistica Economica
Sergio Ulgiati, Professore Associato di Analisi del Ciclo di Vita dei Prodotti
43 AERA
ASSOCIAZIONE EUROPEA ROTARY PER L'AMBIENTE
1...,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42 44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,...58
Powered by FlippingBook