Rivista Rotary | Settembre 2015 - page 41

La tecnologia assume quindi il ruolo di principale soluzione
ai problemi di sostenibilità del mondo, come più volte af-
fermato nel corso del Convegno. Il progresso tecnologico è
capace di spostare il limite in avanti, un limite considerato
il punto di equilibrio tra forze contrastanti più che un pessi-
mistico punto di inevitabile rottura. La tecnologia che tanto
fa per lo sviluppo e per migliorare le condizioni di vita porta
però con se il grave rischio di assoggettare l’uomo alle sue
technicality fino al punto di esserne dominati: solo una so-
cietà più istruita, dove la conoscenza e la ricerca scientifica
giocano un ruolo importante, può contrastare il dominio delle
macchine sull’uomo.
Oggi e ancor di più nel futuro Internet sarà il perno intorno
al quale ruoterà lo sviluppo. Ci si aspettano quindi ulteriori
miglioramenti, idee, prospettive di benessere, ma attenzione!
Internet, il maggior esempio di sviluppo tecnologico contem-
poraneo, non è senza rischi e già da ora si configura come
uno strumento energivoro.
Secondo le stime dell’ONU, nel 2017 Internet consumerà tra
il 7 e il 12% dell’energia elettrica globale. Quindi tecnologia
utilizzatrice essa stessa di energia, la soluzione che rischia
di diventare un nuovo problema. Energia e fonti rinnovabili
sono altri temi caldi del Convegno. Alcuni relatori vedono la
risoluzione dei problemi energetici del mondo come la prio-
rità assoluta a cui pensare, l’unico modo in cui si possono
migliorare anche le condizioni ambientali e sociali. Ma quale
tipo di energia?
Secondo alcuni relatori siamo ostaggi delle risorse fossili
(carbone, petrolio) poiché tutta la nostra società è basata
su questo tipo di energia e non si può pensare di cambiarla
radicalmente in pochi anni. Per eliminare la povertà energe-
tica nel mondo servono circa 50 mila miliardi di dollari, un
importo ingentissimo. È chiaro che fin da ora bisogna pensare
a nuove soluzioni per la nuova era del ‘dopo fonti fossili’. Per
farlo servono investimenti, soprattutto in ricerca che però
oggi sono in Europa un quarto di quelli che erano nel 1980 e
in America un quinto.
Questo discorso si è incrociato con un altro attualissimo pro-
blema, già al centro di EXPO 2015 “nutrire il pianeta - ener-
gia per la vita”. L’aumento della popolazione, previsto a 9
miliardi nel 2050 e la fame nel mondo, pongono il problema
delle risorse alimentari ovvero della capacità dell’agricoltura
di soddisfare richieste sempre maggiori di cibo. Secondo le
stime della FAO nel 2050 la popolazione mondiale passerà
da 7 a 9 miliardi di persone con una conseguente maggiore
richiesta di cibo che dovrà portare un aumento del 60% della
produzione attuale. Per nutrire il pianeta occorre per prima
cosa nutrire il suolo.
L’inaridimento dei terreni, causato dalla diminuzione di
sostanze organiche nel terreno e in qualche misura anche
da cambiamenti culturali che privilegiano la dieta vegetale
a quella animale, trova alcuni interessanti proposte proprio
nel campo dell’energia. Non energia elettrica, ma energia
rinnovabile proveniente dai residui organici e trasformata in
energia chimica, che sotto forma di CH
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(metano) permetterà
di restituire al suolo sostanze nutritive. Questo, unito a una
41 AERA
ASSOCIAZIONE EUROPEA ROTARY PER L'AMBIENTE
Dino Piero Giarda, Presidente Consiglio di Sorveglianza BPM
Alberto Clò, Ordinario di Economia Industriale e dei Servizi Pubblici
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