va solo a vantaggio delle donne, ma
        
        
          di tutti. L'uguaglianza di genere è un
        
        
          diritto ed è la cosa giusta e più intelli-
        
        
          gente da fare, perché produce crescita
        
        
          economica e occupazione, migliora la
        
        
          situazione delle famiglie e le prospet-
        
        
          tive future dei figli, comporta benefici
        
        
          alle istituzioni, alla politica, allo Stato
        
        
          in generale. Le donne sono una risorsa:
        
        
          utilizziamola. Se vogliamo crescere,
        
        
          dobbiamo aprire i cancelli ai più me-
        
        
          ritevoli e donne meritevoli ce ne sono
        
        
          molte. Dobbiamo costruire una società
        
        
          in cui tutti possano concorrere per la
        
        
          migliore posizione e in cui il capitale
        
        
          umano di una donna non valga di meno
        
        
          di quello di un uomo”.
        
        
          Al termine alla Tarantola e all’Annibali
        
        
          è stato consegnato il Paul Harris, il
        
        
          premio più ambito nel Rotary, dal go-
        
        
          vernatore del Distretto 2090, Sergio
        
        
          Basti. “Sono perfettamente convinto
        
        
          – ha affermato – che il mondo femmi-
        
        
          nile meriti un enorme rispetto, se non
        
        
          altro, per le tante battaglie intraprese
        
        
          per migliorare la propria condizione e
        
        
          conquistare quei diritti che taluni paesi
        
        
          tardano ancora a riconoscere. Sembra
        
        
          grottesco che anche il Rotary si sia op-
        
        
          posto per tanti anni all’affiliazione delle
        
        
          donne al suo interno”. Risale, infatti, al
        
        
          1950 il primo tentativo di cambiare gli
        
        
          schemi maschilisti del Rotary, quando
        
        
          un club dell’India propose un decreto
        
        
          per l’eliminazione della parola “uomo”
        
        
          dalla carta costituzionale di un Rotary
        
        
          club standard. Negli anni successivi
        
        
          diversi e senza esito sono stati i tenta-
        
        
          tivi portati avanti da molte nazioni per
        
        
          modificare le regole rotariane su tale
        
        
          tema anche alla luce dei successi pro-
        
        
          fessionali ottenuti da molte donne del
        
        
          tempo. Ma nel 1977 accadde un fatto
        
        
          davvero inaspettato, il Rotary di Duarte
        
        
          in California, ammise delle donne co-
        
        
          me socie violando la costituzione del
        
        
          Rotary International che rispose, nel
        
        
          marzo del 1978, con la cancellazione
        
        
          
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