Rivista Rotary | Aprile 2016 - page 69

INTERVISTE
maggiormente le capacità “progettuali” dei soci. Dobbiamo
così cercare non solo elementi quantitativi, ma le caratteristi-
che dei soci potenziali in termini di integrità, disponibilità al
servizio, professionalità elevata, amicizia.
Durante quest’anno rotariano nel Distretto 2032, dal punto
di vista numerico, non si sta verificando una diminuzione
dell’effettivo, grazie anche alla creazione di un nuovo club
(e-club Genova), ma per mantenere tale la situazione è ne-
cessario che gli sforzi siano concentrati su servizi che non
siano solo charity. Il Rotary deve porsi come una realtà in
grado di affrontare le esigenze socio-economiche del terri-
torio, progettando service specifici e impiegando le elevate
e diverse professionalità presenti nei club, e deve fare co-
noscere al mondo esterno queste sue caratteristiche. In tal
modo il Rotary potrà ridiventare anche una struttura in grado
di “far opinione” e promuovere e stimolare riflessioni sulle
problematiche in atto.
Particolare attenzione per aumentare l’effettivo va quindi
data, a mio parere, alla comunicazione verso l’esterno, per
chiarire gli obiettivi e l’identità del Rotary, e per aumentarne
la visibilità necessaria, e su questo mi sono particolarmente
impegnato nel mio anno rotariano.
Il RI ha introdotto molte novità negli ultimi anni. Qual è
quella vissuta meglio dal suo Distretto?
Ho trovato molto importante la possibilità offerta di creare
l’e-club. L’e-club è un club particolare in quanto le riunioni
vengono svolte per via telematica. Questa modalità operativa,
fa fronte alla difficoltà di partecipare fisicamente a incontri,
riunioni conviviali, anche a causa di frequenti impegni lavo-
rativi sparsi sul territorio.
Molti giovani sono infatti obbligati nella realtà di oggi a
spostarsi per ragioni di lavoro in località diverse e varie; con
questa modalità operativa (via chat) si è creata una rete di
contatti e interazioni con ricadute in termini di iniziative
valide e interessanti.
A titolo di esempio ricordo il caso del socio dell’e-club Geno-
va, giovane ricercatore inserito in progetti internazionali e in
particolare in quello sulle onde gravitazionali. Questo giovane
scienziato è potuto diventare socio rotariano soltanto grazie a
questa nuova modalità e ha potuto essere attivamente coin-
volto in una serie di service, svolti anche in collaborazione
con altri club.
Qual è stato, dal punto di vista umano, l’aspetto del Ro-
tary che ha potuto apprezzare di più durante il suo anno
di governatorato?
Durante quest’anno sono rimasto molto colpito dall’acco-
glienza riservatami dai club del Distretto, con i quali ho avuto
modo di costruire un dialogo e confrontarmi con cordialità e
trasparenza. Pur non negando che ci sono molti aspetti che
possono essere senz’altro migliorati, sono orgoglioso del Di-
stretto 2032 e dei soci che hanno contributo con particolare
dedizione alle diverse iniziative, che nei vari settori e con mo-
dalità diverse sono state completate e/o sono ancora in corso.
Qualora fosse mai stato necessario, ho avuto conferma che i
legami di amicizia che s’instaurano nelle varie occasioni di
incontro (a volte casuali) tra i rotariani possono essere una
bellissima opportunità di conoscenza, di nascita di ricordi
piacevoli e di future occasioni.
69 interviste
Gianni Vernazza, Governatore D. 2032, durante una delle visite ai Rotary Club.
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