Rivista Rotary | Aprile 2016 - page 65

V
INCENZO
B
IANCHINI
all’invito rotariano: centinaia i lavori presentati, temi, poesie,
manifesti, scatti, video, saggi, dalle Medie, alle Superiori, si-
no all’Università. Pregevoli lavori, per capacità comunicativa
e per l’uso avanzato della multimedialità, hanno focalizzato il
problema, tutti convergenti sulla soluzione: «Non aver paura,
non restare solo, parlane con genitori e docenti e soprattutto
non vergognarti, anche se hai fatto qualcosa che sarebbe
stato meglio non fare». Insieme si vince questa brutta bestia.
Iniziano le premiazioni, ed è tutta una festa: sorrisi, compli-
menti, foto di gruppo. I lavori si susseguono sullo schermo in
sala grande; pochi attimi ma significativi. La calda e appas-
sionata voce del relatore legge motivazioni e pensieri scritti
dai ragazzi. Parole che leniscono la sofferenza e lasciano
intravvedere un futuro migliore, più giusto e sereno. Compli-
menti davvero a tutti i premiati ma, soprattutto, a tutti i par-
tecipanti. Alle due del pomeriggio, un’ultima foto di gruppo
con gli organizzatori del Forum, bravissimi e molto motivati.
Una bella giornata che risveglia l’orgoglio di essere rotariano.
D
OMENICO
A
POLLONI
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FORUM LEGALITÀ
La cronaca dal vivo
L’apertura del Gen. Pezzuto aveva già “scaldato” il pubblico,
quando il Governatore Perrone ha preso la parola. Richiaman-
do le giovani generazioni sull’Educazione Civica, sulla con-
sapevolezza di vivere in una comunità con regole. Il Gover-
natore ha lanciato un programma: “Mettiamo l’impegno per
un mondo migliore, coinvolgendo i club, i distretti e, quindi,
le scuole, i docenti, le famiglie”. Gli hanno fatto eco, prima
Lubrani, Governatore del Distretto “Toscana”, con “i valori
sono da portare nel cuore”, ricordando l’1 luglio, quando si
trovò coinvolto all’Altare della Patria, e anche la festa della
Bandiera del giorno precedente, a Firenze, con centinaia di
bambini, poi Milazzo, Governatore di “Sicilia e Malta”, che
ha parlato di una Commissione nella sua zona, in grado di
raggiungere le famiglie attraverso i giovani. Patrizia Cardone,
Presidente della Commissione Interdistrettuale Legalità e
Cultura dell’Etica, ha quindi preso le redini della giornata
introducendo le testimonianze (coordinate dalla giornalista
del TG1 Elisa Anzaldo) e i relatori (coordinati dal PP del Club
Roma Est, Giuseppe Marchetti Tricamo).
Sinceramente emozionanti sono stati i racconti di Paolo Pic-
chio e Susanna Borlandelli (da Novara) e quello di Renata
Scerbo (da Anzio). Tre figli volati in cielo, per effetto di un
bullismo deprecabile, che continua a mietere vittime. Molto
seguiti, da una platea già scossa, sono stati gli interventi suc-
cessivi: la lettura della lettera inviata dal Ministro Giannini e
i richiami al cambiamento di Marchetti; il video commentato
dalla psicologa Anna Oliverio Ferraris; i chiarimenti sulla pro-
posta di legge in cammino dell’On. Micaela Campana (Com-
missione Giustizia, in seno al Parlamento); le slide presentate
da Marco Maggi (Consulente MIUR); la prevenzione, trattata
da Giovanna Pini (pedagogista e docente universitaria).
In un clima di crescente interesse, è stata la volta delle in-
terviste di Elisa Anzaldo: il Col. Parascandolo (GdF) ha richia-
mato l’attenzione sul futuro lavorativo dei ragazzi praticanti
il bullismo, “una macchia è per sempre” ha detto, “abbiamo
dato la Ferrari, senza la patente”; il Dott. Giuli (Polizia Posta-
le) ha sollecitato il fare gruppo, per difendere e per informare.
Una domanda di Elisa Ansaldo ha mosso le acque: “Educare
i genitori?”. Ha risposto il Dott. Affinita (Movimento Italiano
Genitori): “Il tema non è recepito totalmente”. Dopo gli inter-
venti del Col. Raffaelli (R.O.S. Carabinieri) e del Prof. Remba-
do (Associazione Nazionale Presidi), sono arrivate le interviste
ai giovani presenti in sala. Accorati gli appelli della ragazza di
Firenze, 11 anni, e quello di una mamma: “Gli anonimi sono
vigliacchi… occorre usare il cuore!”. Tanti, sono stati i premi
distribuiti a conclusione di un Forum ben organizzato.
Non voglio chiudere senza una nota personale: le testimo-
nianze, commoventi e coinvolgenti, e gli interventi dei singoli
relatori, gestiti con rara maestria nei contenuti e nei tempi,
hanno lasciato un’impronta indelebile nell’animo, la stessa
che ho visto dipinta sul volto delle persone che ho incontrato,
uscendo dalla sala.
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