V
        
        
          INCENZO
        
        
          B
        
        
          IANCHINI
        
        
          all’invito rotariano: centinaia i lavori presentati, temi, poesie,
        
        
          manifesti, scatti, video, saggi, dalle Medie, alle Superiori, si-
        
        
          no all’Università. Pregevoli lavori, per capacità comunicativa
        
        
          e per l’uso avanzato della multimedialità, hanno focalizzato il
        
        
          problema, tutti convergenti sulla soluzione: «Non aver paura,
        
        
          non restare solo, parlane con genitori e docenti e soprattutto
        
        
          non vergognarti, anche se hai fatto qualcosa che sarebbe
        
        
          stato meglio non fare». Insieme si vince questa brutta bestia.
        
        
          Iniziano le premiazioni, ed è tutta una festa: sorrisi, compli-
        
        
          menti, foto di gruppo. I lavori si susseguono sullo schermo in
        
        
          sala grande; pochi attimi ma significativi. La calda e appas-
        
        
          sionata voce del relatore legge motivazioni e pensieri scritti
        
        
          dai ragazzi. Parole che leniscono la sofferenza e lasciano
        
        
          intravvedere un futuro migliore, più giusto e sereno. Compli-
        
        
          menti davvero a tutti i premiati ma, soprattutto, a tutti i par-
        
        
          tecipanti. Alle due del pomeriggio, un’ultima foto di gruppo
        
        
          con gli organizzatori del Forum, bravissimi e molto motivati.
        
        
          Una bella giornata che risveglia l’orgoglio di essere rotariano.
        
        
          D
        
        
          OMENICO
        
        
          A
        
        
          POLLONI
        
        
          65  forum legalità
        
        
          
            FORUM LEGALITÀ
          
        
        
          
            La cronaca dal vivo
          
        
        
          L’apertura del Gen. Pezzuto aveva già “scaldato” il pubblico,
        
        
          quando il Governatore Perrone ha preso la parola. Richiaman-
        
        
          do le giovani generazioni sull’Educazione Civica, sulla con-
        
        
          sapevolezza di vivere in una comunità con regole. Il Gover-
        
        
          natore ha lanciato un programma: “Mettiamo l’impegno per
        
        
          un mondo migliore, coinvolgendo i club, i distretti e, quindi,
        
        
          le scuole, i docenti, le famiglie”. Gli hanno fatto eco, prima
        
        
          Lubrani, Governatore del Distretto “Toscana”, con “i valori
        
        
          sono da portare nel cuore”, ricordando l’1 luglio, quando si
        
        
          trovò coinvolto all’Altare della Patria, e anche la festa della
        
        
          Bandiera del giorno precedente, a Firenze, con centinaia di
        
        
          bambini, poi Milazzo, Governatore di “Sicilia e Malta”, che
        
        
          ha parlato di una Commissione nella sua zona, in grado di
        
        
          raggiungere le famiglie attraverso i giovani. Patrizia Cardone,
        
        
          Presidente della Commissione Interdistrettuale Legalità e
        
        
          Cultura dell’Etica, ha quindi preso le redini della giornata
        
        
          introducendo le testimonianze (coordinate dalla giornalista
        
        
          del TG1 Elisa Anzaldo) e i relatori (coordinati dal PP del Club
        
        
          Roma Est, Giuseppe Marchetti Tricamo).
        
        
          Sinceramente emozionanti sono stati i racconti di Paolo Pic-
        
        
          chio e Susanna Borlandelli (da Novara) e quello di Renata
        
        
          Scerbo (da Anzio). Tre figli volati in cielo, per effetto di un
        
        
          bullismo deprecabile, che continua a mietere vittime. Molto
        
        
          seguiti, da una platea già scossa, sono stati gli interventi suc-
        
        
          cessivi: la lettura della lettera inviata dal Ministro Giannini e
        
        
          i richiami al cambiamento di Marchetti; il video commentato
        
        
          dalla psicologa Anna Oliverio Ferraris; i chiarimenti sulla pro-
        
        
          posta di legge in cammino dell’On. Micaela Campana (Com-
        
        
          missione Giustizia, in seno al Parlamento); le slide presentate
        
        
          da Marco Maggi (Consulente MIUR); la prevenzione, trattata
        
        
          da Giovanna Pini (pedagogista e docente universitaria).
        
        
          In un clima di crescente interesse, è stata la volta delle in-
        
        
          terviste di Elisa Anzaldo: il Col. Parascandolo (GdF) ha richia-
        
        
          mato l’attenzione sul futuro lavorativo dei ragazzi praticanti
        
        
          il bullismo, “una macchia è per sempre” ha detto, “abbiamo
        
        
          dato la Ferrari, senza la patente”; il Dott. Giuli (Polizia Posta-
        
        
          le) ha sollecitato il fare gruppo, per difendere e per informare.
        
        
          Una domanda di Elisa Ansaldo ha mosso le acque: “Educare
        
        
          i genitori?”. Ha risposto il Dott. Affinita (Movimento Italiano
        
        
          Genitori): “Il tema non è recepito totalmente”. Dopo gli inter-
        
        
          venti del Col. Raffaelli (R.O.S. Carabinieri) e del Prof. Remba-
        
        
          do (Associazione Nazionale Presidi), sono arrivate le interviste
        
        
          ai giovani presenti in sala. Accorati gli appelli della ragazza di
        
        
          Firenze, 11 anni, e quello di una mamma: “Gli anonimi sono
        
        
          vigliacchi… occorre usare il cuore!”. Tanti, sono stati i premi
        
        
          distribuiti a conclusione di un Forum ben organizzato.
        
        
          Non voglio chiudere senza una nota personale: le testimo-
        
        
          nianze, commoventi e coinvolgenti, e gli interventi dei singoli
        
        
          relatori, gestiti con rara maestria nei contenuti e nei tempi,
        
        
          hanno lasciato un’impronta indelebile nell’animo, la stessa
        
        
          che ho visto dipinta sul volto delle persone che ho incontrato,
        
        
          uscendo dalla sala.