Rivista Rotary | Gennaio 2016 - page 49

LA SFIDA
49 effettivo
un’immissione di massa. Dico: “Facciamoli entrare, ma ab-
biano già una loro visibilità professionale autonoma seppur
non necessariamente apicale o semiapicale; altrimenti è
meglio aspettare”. E intanto abbiamo rafforzato il rapporto
Rotary-Rotaract, dove peraltro quest’anno c’è un gruppo diri-
gente di ottima qualità”.
La prima donna a ricoprire la carica apicale del Distretto
2120. La domanda iniziale riguarda quindi la presenza fem-
minile nel Rotary e in particolare nel Distretto 2120.
Le donne, entrate nel Rotary a partire dal 1989, si stanno
facendo strada lentamente tant’è che io sono la prima donna
alla guida del nostro Distretto e la quinta in Italia.
Le donne, nel nostro Distretto, sono all’incirca il 15% dell’ef-
fettivo e io mi auguro di riuscire a incoraggiare i club ad
accogliere, nel loro organico, più donne, scegliendole tra per-
sone di buon carattere e di buona reputazione e che abbiano
raggiunto posizioni di rilievo nell’ambito delle loro attività
professionali. Le donne hanno una sorta di naturale predi-
sposizione a fare del bene, sono più sensibili nell’aiutare il
prossimo e sono quindi più predisposte all’agire rotariano.
La presenza giovanile. Come si può favorire l’entrata di validi
giovani, a partire da chi hs già fatto parte della famiglia rota-
riana (Interact e Rotaract) e degli ex alumni?
Il Rotary ha sempre avuto la massima attenzione per le gio-
vani generazioni e ha sempre portato avanti progetti che sup-
portassero le iniziative dei nostri ragazzi. Rotaract, Interact,
RYLA, RYE sono i programmi sui quali il Distretto investe
enormi energie per coinvolgere le giovani generazioni all’in-
terno dei valori del Rotary e soprattutto per fornire opportuni-
tà di sviluppo ai giovani affinché comprendano l’importanza
dell’amicizia tra i popoli, della comprensione internazionale
e soprattutto dello sviluppo della leadership personale per
metterla al servizio degli altri. Le borse di studio, i programmi
dedicati ai giovani devono costituire il fulcro della diffusione
dei valori rotariani; credo perciò, sia importante sostenere la
conservazione e l’incremento dell’effettivo proprio attraverso
le nostre “vie interne”, rivolgendoci con sempre più attenzio-
ne a tutti i ragazzi a cui dedichiamo i nostri programmi.
Cosa dicono le statistiche del nostro Distretto sull’effettivo e
quali sono le tendenze significative che si possono estrapola-
re? Come consiglia di operare ai club del Distretto? L’effettivo
riguarda anche la perdita di soci, che lasciano i club. Quali
sono le cause e come fare per arginare l’emorragia?
I dati sull’effettivo non sono molto incoraggianti, al 31 di-
cembre 2015 il Distretto contava 2.309 soci.
Purtroppo l’associazionismo è in crisi a tutti i livelli e il Ro-
tary non fa eccezione. Negli Stati Uniti, il Rotary sta perden-
do molto terreno, così come in Europa, e noi non costituiamo
eccezione a questa tendenza. Molti soci lasciano i club e le
cause possono essere tra le più varie: disaffezione, mancanza
di interesse, motivi economici, diverse abitudini nello stile
di vita soprattutto nei giovani. Come fare per frenare questa
SIATE SOLE PER LA NOSTRA TERRA
il suo motto per i rotariani
Intervista alla Governatrice Mirella Guercia.
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