Per cambiare in positivo la situazione in cui ci troviamo è
necessario che politica, istituzioni e classi dirigenti riconqui-
stino credibilità con la messa in atto di comportamenti etici.
Il perseguimento del bene comune e l’adozione della legalità
devono ritornare, come principi fondanti dell'agire politico.
Troppo spesso consideriamo la questione della legalità impor-
tante ma non prioritaria, oggi è invece fondamentale che la
politica e la rappresentanza in questo Paese facciano uno sfor-
zo culturale, sociale e normativo per ricostruire quella legalità
che ogni giorno i cittadini vedono sistematicamente calpestata
dalle stesse rappresentanze politiche e istituzionali.
Bisogna tornare a volare alto: con classi dirigenti preparate e
motivate (non raccomandate), degne del rispetto che si deve
a istituzioni e organizzazioni che fanno il loro dovere con
competenza e professionalità, con cultura, idee, programmi e
progetti sostenuti dalla partecipazione dei cittadini, attraverso
strutture politiche e sociali caratterizzate dal proprio retroterra
valoriale, fatto di tradizione (il dna) e modernità (il pragma-
tismo), con il fine di costruire un modello di società coesa e
solidale.
Fortunatamente, ai drammi dello sfruttamento, delle migra-
zioni e della guerra rispondono, seppur fra pericoli e difficoltà,
movimenti ed esperienze di emancipazione, avanzamenti
democratici e culturali in tante parti del pianeta, che condi-
vidono, in Italia come in Turchia, in Brasile come in Egitto,
eguali valori.
All'ideologia del profitto si contrappongono diverse modalità di
pensiero e di stili di vita.
All'egoismo fanno da contraltare fenomeni di riaggregazione
sociale, di volontariato e di associazionismo nei service, utili
a coniugare benessere individuale e responsabilità collettiva.
Agli oligopoli rispondono il protagonismo delle comunità locali
e la nuova centralità del territorio, fulcro della ricostruzione di
un nuovo modello di società.
È necessario far convivere le motivazioni dell’etica privata e
di quella pubblica, farle coincidere, ritrovare concretamente
le ragioni profonde della responsabilità individuale e di quella
collettiva, adottare il codice dei diritti e dei doveri, adoperarsi
per il “bene comune” e la legalità, educare le capacità criti-
che, impegnarsi sul piano della cultura politica, così da con-
tribuire a realizzare una democrazia centrata sulla persona e
sulle capacità imprenditoriali e lavorative finalizzate all’utilità
sociale.
Il rilancio etico, oltre che morale, del nostro Paese passa
soprattutto per la cultura della legalità, in grado di formare le
persone su valori condivisi, di adottare idee, modelli e valori di
una società più giusta ed eticamente caratterizzata.
Ridare vita alle espressioni valoriali, alle dimensioni altrui-
stiche, alla solidarietà e alla condivisione, in piena sintonia
e coerenza con i valori rotariani del servizio, dell’amicizia,
dell’integrità, della diversità e della leadership.
Valori che sono indispensabili per recuperare il senso di un
progetto umanitario e sociale, locale, nazionale e planetario,
di sviluppo e sostenibilità, ispirato alla solidarietà, alla giu-
stizia sociale, alla sussidiarietà, declinato nella mission del
service e proiettato nella vision di un mondo migliore.
Alla diffusione della coscienza sociale, in un momento come
questo, può contribuire efficacemente l’azione individuale di
ogni rotariano e quella corale dei nostri club service: la convi-
venza sociale è sempre difficile, occorre renderla praticabile
e noi rotariani non possiamo sottrarci a una tale sfida, a un’a-
zione di service così rilevante e di grande spessore umano e
umanitario.
Come Associazione dobbiamo concorrere a essere promotori
e protagonisti di una coraggiosa iniziativa culturale e sociale
per costruire idee e proposte per un'alternativa economica e
sociale nel nostro Paese. E per questo dobbiamo continuare a
tessere alleanze con gli altri soggetti del terzo settore, i movi-
menti, i diversi attori sociali, che sono e si faranno portatori di
istanze e contenuti di cambiamento.
Le attività umanitarie per la pace, la salute, l’alfabetizzazione,
la cooperazione e lo sviluppo economico, la promozione dei
diritti culturali e ambientali, l’investimento nelle politiche
giovanili, le politiche dell’accoglienza e il rafforzamento del
dialogo interculturale, la sensibilizzazione alla cultura della
legalità sono, per noi rotariani, non solo responsabile esercizio
di cittadinanza ed espressione autentica del vocational service
ma, ancora di più, sono degli irrinunciabili strumenti di par-
tecipazione sociale finalizzati a una vera e propria “politica di
servizio” del Rotary nella società.
OPINIONI
M
ARIA
R
ITA
A
CCIARDI
40
ROTARY
gennaio/febbraio 2016