ROTARY |
dicembre 2012
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mercato, rendendo disponibile una mag-
giore quantità di alimenti e aumentando
anche per molte persone la possibilità di
acquistarne, dal momento che gli agri-
coltori poveri vedrebbero aumentare il
proprio reddito. Ma l’aumento dei prezzi
può essere anche una minaccia, perché
molti agricoltori poveri acquistano più
alimenti di quanti ne vendano - ovvero,
spendono di più per acquistare il cibo
necessario alla sopravvivenza di quanto
non guadagnino vendendo i loro pro-
dotti - e perché molti di loro si trovano
ad affrontare ostacoli che impediscono
loro di produrre di più o di portare sul
mercato una maggiore quantità di quel
che producono. Le impennate dei prezzi
possono avere effetti contrastanti in ter-
mini di sicurezza alimentare. Secondo le
stime della Banca Mondiale, l’aumento
dei prezzi verificatosi tra il 2010 e il 2011
ha ridotto in povertà 44 milioni di perso-
ne. Per circa 24 milioni di produttori di
generi alimentari ha invece rappresenta-
to un’occasione per uscire dalla povertà
- anche se forse solo nel breve periodo.
Ma queste cifre appaiono irrilevanti, da-
vanti ai 68 milioni di persone che sono
invece precipitate sotto la soglia della
povertà assoluta.
PERCHÉ NEGLI ULTIMI ANNI
I PREZZI SONO AUMENTATI?
Di recente, i prezzi dei cereali e di altri
generi alimentari di sussistenza hanno
subito due impennate a livello globale -
una tra il 2007 e il 2008, l’altra tra il 2010 e
il 2011. Inoltre, sono rimasti generalmen-
te più alti di quanto non lo fossero nel pe-
riodo tra gli anni ottanta del Novecento
e i primi anni del secolo attuale. I prezzi
hanno subito impennate o sono rimasti a
livelli più alti anche in molti paesi in via
di sviluppo. Le ragioni di questi fenomeni
diversi anche se correlati non sono le
stesse. Tuttavia, un crescente squilibrio
tra la domanda e l’offerta di generi ali-
mentari - soprattutto cereali e prodotti
da allevamento - è alla base dell’aumento
dei prezzi tanto sui mercati nazionali che
su quelli globali. Mentre la domanda di
cereali (destinata all’alimentazione uma-
na e animale o ad accumulare riserve di
materie prime) è aumentata costante-
mente - sia a livello globale sia nella mag-
gior parte dei paesi emergenti o in via
di sviluppo - negli ultimi anni la crescita
dell’offerta non è stata sufficiente a sod-
disfarla. Nei paesi in via di sviluppo, i fat-
P28 - ©IFAD/David Rose – I giovani rappresentano circa il 50% della popolazione rurale, con la più
elevata capacità di contribuire alla nutrizione della popolazione mondiale in crescita
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