ROTARY |
marzo 2012
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consiste proprio nella solidarietà.
Sono stati questi i presupposti di ordine
etico che hanno spinto il nostro Distret-
to 2120 di Puglia e Basilicata fin dal 1998
a promuovere iniziative idonee a creare
un movimento di opinione a favore della
donazione di organi, tessuti e cellule.
Iniziò un programma di approfondimen-
to del problema delle donazioni con in-
contri presso la Segreteria Distrettuale,
coordinati da Tommaso Berardi e Fran-
cesco Paolo Schena (Rotariano e Coor-
dinatore Regionale di Puglia del Centro
Trapianti) e riservato ad amici rotariani
di tutti i Club del Distretto.
Delle problematiche sociali e medico-
legali connesse alla donazione di orga-
ni, tessuti e cellule si cominciò a parlare
nei vari Club con riunioni e convegni
aperti all’esterno e con l’ausilio di illu-
stri esponenti del mondo medico, giu-
ridico, medico legale e trapiantologico.
La partecipazione di Amici Rotariani
(in particolare modo la classe medica
ben rappresentata in tutti i Club del
Distretto) a dibattiti nelle Scuole, nelle
Industrie, nei posti di lavoro, portò nel
nostro territorio all’acquisizione della
problematica trapiantologica legata al
problema della donazione.
Il Forum distrettuale sulla donazione
del sangue del cordone ombelicale (per
la utilizzazione delle cellule staminali
in esso cordone ben rappresentate) per
il trattamento delle leucemie e linfomi
specie in età pediatrica, svoltosi nel set-
tembre 2006 durante la Fiera del Levan-
te (con coinvolgimento delle Istituzioni
e dei media - stampa e TV locali) portò
alla successiva istituzione della Banca
Cordonale della Regione Puglia (pres-
so l’Ospedale di S. Giovanni Rotondo)
grazie all’impegno assunto nei nostri
confronti dal Governatore della Regio-
ne Puglia Nichi Vendola, durante il me-
desimo Forum.
Per iniziativa di Amici Rotariani è stata
costituita la sezione pugliese dell’ADI-
SCO (associazione donatrici italiane
sangue del cordone ombelicale). Un
grazie di cuore per l’impegno assunto
agli Amici rotariani Giuseppe Garrisi
(ostetrico di Galatina) che ne diven-
ne Presidente ed altri amici rotariani
come Filippo Boscia, Gennaro Volpe,
Marcella Di Gregorio ed Anita Pesce
che hanno contribuito allo sviluppo dei
Centri di raccolta dell’Ospedale “Di Ve-
nere” di Bari - Carbonara e dell’Ospe-
dale di Bisceglie. L’attività continua di
educazione delle donne a questo atto
di solidarietà rappresentato dalla do-
nazione del sangue placentare ha por-
tato in pochi anni, la Banca Cordonale
di S. Giovanni Rotondo, a raggiungere
risultati eccezionali sia in campo na-
zionale che internazionale. I Forum
Distrettuali sulla donazione di organi,
tessuti e cellule svoltosi nel settembre
2007 durante la Fiera del Levante e nel
dicembre 2008 presso l’Aula Magna del
Policlinico Universitario di Bari (sede
ufficiale di realizzazione dell’attività
trapiantologica) col coinvolgimento
delle Istituzioni e di altre Associazioni
di volontariato portò a risultati signifi-
cativi che hanno preso forza e capacità
penetrativa nella società con il Forum
Distrettuale del novembre 2010 (Aula
Magna Policlinico Bari).
Il riconoscimento del Rotary come vo-
lano indiscusso in questa grande azio-
ne di Solidarietà Umana che va oltre la
vita, ha trovato riscontro nel recente
forum sulla cultura della donazione
degli organi, tessuti e cellule svoltosi
nella magnifica atmosfera del Teatro
Petruzzelli il 15 Dicembre 2011 con la
partecipazione di oltre 1000 convenuti.
Il Rotary ha sentito tutto l’orgoglio del-
la sua attività di servizio con la presen-
tazione alle Istituzioni ed alla Società
del Service “ Una vita per la Vita” avvia-
to dal Distretto 2120 nell’anno 2007/08
con la finalità di offrire un contributo
nella decisiva e delicata fase, dopo la
constatazione di morte cerebrale, che
vede coinvolti i familiari e la loro soffe-
renza con l’equipe medica.
Il Service distrettuale “ Una vita per la
vita” ha riguardato l’allestimento di 21
Stanze di Accoglienza presso i principa-
li reparti di Rianimazione degli Ospeda-
li del territorio distrettuale di Puglia e
Basilicata con lo scopo non solo di ac-
cogliere i parenti dei pazienti in stato di
morte cerebrale per comunicare loro il
decesso del compianto ma soprattutto
di sensibilizzarli alla “donazione degli
organi”. Questa iniziativa del Distretto
2120 costituisce l’unico esempio in Ita-
lia sia dal punto di vista Sanitario che
rotariano che si spera possa essere
adottato da altri Distretti Italiani. La re-
alizzazione di questo Service ha rappre-
sentato un grosso successo di immagine
del Rotary e delle sue azioni di Servizio;
un grande apprezzamento da parte dei
cittadini e delle Istituzioni Amministra-
tive e Sanitarie per l’esserci confronta-
ti con un problema fortemente sentito
come quello della sensibilizzazione alla
donazione degli organi; un significati-
vo incremento delle autorizzazioni al
prelievo degli organi. Particolarmente
apprezzata l’azione incisiva e costan-
te nella realizzazione di queste Sale di
accoglienza di vari Amici Rotariani tra
i quali merita una citazione particolare
Vito Scarola (rotariano convinto) che
della problematica suddetta ne ha fatto
un impegno di vita e di Servizio rotaria-
no.
Queste realizzazioni raggiunte nel no-
stro Distretto 2120 non vogliono rap-
presentare una autoreferenzialità del
nostro servizio per l’Uomo e la società,
ma avevano lo scopo di stimolare tutti i
distretti italiani grazie alla componente
medica - (azione professionale) presen-
ti nei Rotary Italiani ad impegnarsi in
questo Servizio alla Società realizzando
magari delle iniziative comuni.
Al di fuori dei Club per incidere nella
realtà sociale.
E’ questo desiderio che ci ha spinto a
presentare questa problematica, rima-
nendo a disposizione di chiunque ab-
bia voglia di partecipare a questa Fel-
lowship rotariana che va oltre la vita.
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