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IL ROTARY SUL TERRITORIO
IL ROTARY
sul territorio
Il Rotary per la donazione di organi,
tessuti e cellule
D
ISTRETTO
2120
PDG Tommaso Berardi
La Salute, intesa come bene supremo
per ogni essere umano, ha rappresen-
tato per il Rotary un impegno costante
nell’ultracentenario programma di Ser-
vizio e di Solidarietà.
La tragica realtà che ogni anno miglia-
ia di pazienti in lista d’attesa per otte-
nere un trapianto di organo muoiono
per scompenso terminale dell’organo
malato (poiché la richiesta di organi
da trapiantare eccede notevolmente la
disponibilità) ha determinato in noi la
consapevolezza che soltanto l’acquisi-
zione di questa problematica come fatto
di cultura potesse determinare la chiave
di volta per affrontare in maniera effica-
ce tale realtà sociale.
Necessità quindi di promuovere iniziati-
ve idonee a creare un movimento di opi-
nione a favore della vita, in contrapposi-
zione alla diffusa cultura dell’egoismo e
della violenza. Il grande valore etico del-
la donazione di organi, tessuti e cellule
è dimostrato dalle decine di migliaia di
persone che sono ancora in vita grazie
al trapianto di un organo.
Noi riteniamo che il Rotary in un co-
stante lavoro di riscoperta della solida-
rietà per realizzare una migliore qualità
di vita, possa contribuire attivamente,
con la sua composizione rappresentati-
va di tutte le attività professionali, im-
prenditoriali e lavorative, a stimolare
fin dall’età scolare quei meccanismi di
solidarietà sociale che, se poi adegua-
tamente sviluppati, possono diventare
scelte di vita individuali. Un programma
di educazione, quindi, che non focalizzi
l’attenzione sull’atto medico e che non
si proponga di portare alla ribalta il
trionfo della tecnologia ma che indirizzi
i riflettori sul valore etico e sociale dei
trapianti.
Il prelievo di organi, tessuti e cellule
rappresenta oggi una pratica terapeuti-
ca consolidata che permette, ad un nu-
mero sempre crescente di pazienti affet-
ti da malattie incurabili di essere salvati
da un trapianto. Per quanto le leggi san-
ciscano positivamente questo gesto di
solidarietà e le principali religioni mo-
noteistiche riconoscano positivamente
tale pratica terapeutica, è necessario
tuttavia promuovere quotidianamente
la cultura delle donazioni.
I Rotariani hanno una naturale inclina-
zione alla Solidarietà Sociale.
Incrementare la donazione di organi,
tessuti e cellule, significa dare la speran-
za a molti nostri fratelli di potersi rein-
serire nella Società e nella vita attiva.
Educare alla donazione degli organi,
tessuti e cellule significa professare
“l’Etica della Solidarietà”. In questa pro-
blematica i Club Rotary possono essere
un modello trainante portando il pro-
blema, nella Società, nella Scuola, nella
Famiglia, nei posti di lavoro.
L’atto della donazione di organi, tessuti
e cellule rappresenta la massima espres-
sione della solidarietà umana in quanto
restituisce la vita attraverso un dono
personale, di una parte di sé; donare
gli organi, tessuti e cellule è un gesto di
grande solidarietà umana che supera la
morte ed apre a nuova vita.
Questa iniziativa è in piena sintonia con
gli scopi del Rotary che ha sempre con-
siderato il Servizio per gli Altri, di cui la
Solidarietà è un ingrediente primario, la
sua aspirazione principale. L’impegno
verso l’Uomo e la Società non deve es-
sere soltanto un bel sogno ma la certez-
za di realizzare qualcosa di concreto di
cui la Società possa beneficiare.
Il Rotary non è un’associazione che pro-
pone i problemi, ma rappresenta soprat-
tutto un volontariato professionale che
mira a proporre soluzioni per i grandi
problemi sociali.
“Un Umanesimo positivo caratterizza il
Rotary” (Tristano Bolelli). La filosofia
rotariana pone a fondamento della pro-
pria riflessione, accanto al valore della
dignità dell’uomo, l’impegno a trasfor-
mare la condizione dei più diseredati
con azione concrete mirate alla loro
liberazione dalle malattie e dal disagio.
Il Rotary è Servizio da rendersi all’Uomo
nella Società ed alla Società per l’Uomo.
Il Rotary è convinto e vuole irradiare
la sua convinzione che il principio del-
la salvezza dell’uomo del III Millennio
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