ROTARY |
marzo 2012
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La qualità Certificata nel primo Rotary Club
L’idea della certificazione di qualità in un
Club Rotary nasce dalla considerazione
che, al giorno d’oggi, anche il Rotary
deve adeguarsi alla società in cui vive.
Basti pensare alla assicurazione obbliga-
toria, alla privacy, al problema fiscale ed
a tutte quelle novità che hanno in qual-
che modo cambiato, ed innovato, la vita
del Rotary. L’idea di certificare un Club è
stata affascinante e la sfida esaltante ma
la parte difficile è stata quella di trovare
la chiave di volta ideale per concretizza-
re tutto questo. L’idea, inizialmente, era
quasi provocatoria ma con il passare
del tempo si è rivelata una sfida entu-
siasmante e del tutto nuova. La certifi-
cazione di qualità, e tutto il percorso di
avvicinamento connesso ad essa, non ha
voluto assolutamente sostituirsi alle pro-
cedure e normative rotariane, ma al con-
trario vuole essere uno strumento nuo-
vo, diverso ed attuale di arrivare ad un
Rotary sempre più efficiente, funzionale
ed, appunto, in qualità. Gli scettici ini-
ziali si sono ricreduti ed anzi il crescen-
te entusiasmo manifestatosi durante il
percorso è stata la prova più concreta di
tutta la procedura. Il Rotary deve esse-
re sempre più aderente alla realtà che lo
circonda e, contemporaneamente, deve
avere anche la forza di mantenere vivo
l’entusiasmo dei Rotariani che credono
in esso. Il distintivo che portiamo deve
esternare sempre più prepotentemente
la bontà del nostro service, e del fatto
che il mondo si possa fidare di noi. E la
certificazione è quel “plus” che al giorno
d’oggi può fare la differenza in quanto
rappresenta uno status del Club che ras-
sicura chi viene a contatto, sopratutto
per la prima volta, con il Rotary. Tutto il
progetto è stato oggetto di accurati stu-
di di fattibilità e aderenza osservando le
procedure rotariane a tutti i livelli. Enor-
me importanza riveste anche il feedback
di soddisfazione che il Club esprime sia
in itinere sia alla conclusione dell’iter del
progetto, in vista di un eventuale succes-
sivo ripetersi di questo ultimo: questo
consente al Club di verificare anche la
qualità della partnership, consentendogli
di avere sempre massima affidabilità su
chi viene a contatto per la realizzazione
del service.
I
L
COMMENTO
DELLA
DIRIGENZA
C
LUB
La proposta ci ha subito “intrigato” per-
ché per lavoro, ci eravamo imbattuti in
vari percorsi di qualità. Ci siamo subito
chiesti se ne “valesse la pena” e, in via
subordinata, se la gran parte dei 140 Soci
avrebbe compreso la proposta, approva-
to l’impegno e condiviso lo sforzo che
da tali comprensione ed approvazione,
ne sarebbe derivato. L’apprezzamento
da parte del Consiglio del Club e l’impe-
gno a proseguire da parte del Presidente
Incoming e del Presidente Designato ha
confermato il proposito. Sono stati poi
di estrema importanza la valutazione po-
sitiva e la susseguente esecutività, non
solo il fatto che la proposta provenisse
dalla TQM-RRVF - Total Quality Mana-
gement Fellowship, ma anche perché
l’esperto che ce l’ha presentata in ter-
mini chiari e che ci avrebbe aiutato nel
percorso fino alla certificazione fosse un
Past President di un Club ed infine che il
breve e sintetico corso da lui effettuato,
per la nostra conoscenza delle problema-
tiche, avesse certamente “modificato in
meglio la nostra visione di operare come
Dirigenza. Abbiamo accolto l’idea, l’ab-
biamo fatta nostra.
I
L
PERCORSO
DELLA
CERTIFICAZIONE
I
L
S
ISTEMA
Q
UALITÀ
DI
C
LUB
Progettare e realizzare il Sistema di Ge-
stione per la Qualità di un Rotary Club
rappresenta una duplice sfida, dato
che l’attività deve essere necessaria-
mente guidata da due assunzioni fon-
damentali: la conformità alla norma
UNI EN ISO 9001 ed il corretto recepi-
mento delle Procedure del Rotary Inter-
national. In realtà, ad un esame più atten-
to è facile scoprire come tali Procedure
(recepite nel Sistema come
Linee Guida
di origine esterna, per poterle distin-
guere dalle Procedure interne richieste
per la conduzione tecnica dello stesso)
non siano affatto aliene dai principi di
buona gestione aziendale; ciò non deve
sorprendere, date le note analogie orga-
nizzative tra il Rotary International ed
una efficiente azienda multinazionale.
Ad esempio, parlando di Pianificazione
delle Attività, come è noto formalizzata
all’inizio di ogni Anno Rotariano con la
redazione del Piano Strategico di Club da
parte del Presidente entrante, è opportu-
FELLOWSHIP
amicizia e servizio
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