Rotary | Dicembre 2013 - page 68

SPECIALE EFFETTIVO
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ROTARY
dicembre 2013
Burton, ho chiesto ai Presidenti di Club il massimo impegno
affinché nell’accesso dei soci si tenga conto anche delle nuo-
ve professioni emergenti. Il che, naturalmente, non vuol certo
dire allentare l’attenzione sulle qualità professionali e morali
dei candidati. Qualità che devono essere oggi, come lo erano
ieri, di grande levatura.
Alla questione dell’effettivo, è legata quella delle nuove ge-
nerazioni?
Assolutamente sì. L’attenzione al mondo dei giovani è fon-
damentale. Per questo dobbiamo “investire” sui ragazzi del
Rotaract e dell’Interact. In tale prospettiva va sottolineato lo
sforzo del Rappresentante distrettuale del Rotaract, Giordano
Giubertoni e della sua squadra. Una grande sfida sarà rappre-
sentata dalla creazione di un Distretto Interact 2072. Oggi,
dopo la divisione del Distretto 2070, nel territorio del 2072
possiamo contare solo su tre club Interact, contro i cinque
necessari per dare vita ad un Distretto. L’obbiettivo è di cre-
are due nuovi club Interact, anche grazie all’impegno e alla
collaborazione dei giovani amici del Rotaract.
culiarità etnologica che circa 500 anni fa vide l’insediamento
di albanesi in una porzione della provincia di Palermo. Ne
consegue che sono assolutamente diverse le considerazioni
sul “mantenimento” e/o sviluppo dell’effettivo in queste zone
di peculiarità isolana, ben distinte dalle problematiche dei
cosiddetti “club normali”.
I club nelle piccole isole seguono dinamiche diverse ove a
fronte di una ridotta consistenza numerica – rispetto agli
standard ufficiali che impongono 20 Soci per la costituzione
di un Club - una valida progettualità di realizzazione, una re-
golare vita di club, assume grande significato come “presen-
za” del Rotary in zone “periferiche” , le quali però in periodi
particolari come quelli estivi, vedono un grande afflusso di
turisti, spesso stranieri.
Complessivamente però si colgono diffusi segni di criticità.
Esistono alcuni parametri che permettono di osservare e valu-
tare con obiettività ad una sostanziale “tenuta” dell’effettivo
nel Distretto, che limiterà al massimo le perdite lavorando
sul mantenimento piuttosto che sull’incremento dei soci.
Nelle visite ai Club ho visto però una “disattenzione” ed una
scarsa frequentazione sicuramente legata ad una mancanza
di “appeal” che i club mostrano qualora gestiti in maniera
I numeri sono avari anche qui, per effetto della crisi econo-
mica generale ma non soltanto. Il D 2110 ha 91 Club,e nello
scorso anno rotariano ha registrato 61 club di diminuzione
di Soci, 13 in tenuta e 17 Club in crescita numerica. La
presenza femminile si attesta sull’11% a fronte di una media
mondiale di circa il 18%...
Ciò nondimeno, il saldo negativo dell’anno scorso è stato
di circa 260 Soci su un totale di circa 4.400. I dati al 30
novembre di quest’anno, tenuto conto delle cancellazioni
effettuate in chiusura del precedente anno rotariano vedono
una leggerissima flessione, che porta alla data odierna da un
iniziale 4.203 Soci ad un saldo negativo con 15 Soci in meno
che porta la consistenza numerica del Distretto a 4188 Soci.
Il numero dei Soci nel D 2110 – aggiunge il governatore - è
anche legato ad alcuni aspetti particolari che lo contraddi-
stinguono. Infatti dei 91 club che lo costituiscono diversi
sono situati in isole; 1 nell’arcipelago eoliano, 1 a Pantelleria
e 3 nell’arcipelago maltese che – peraltro – è una nazione
a se stante e come tale caratterizzante l’internazionalità
del distretto con problematiche di tipo italiano e (minime)
problematiche in un ambiente di derivazione anglosassone
quale quello maltese. Dal punto di vista delle peculiarità è da
considerare anche la presenza di un club ristretto a una pe-
C’è un Rotary diverso.
Maurizio Triscari - Distretto 2110
DI
G
IORGIO
D
E
C
RISTOFORO
1...,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67 69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,...84
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