Rotary | Giugno 2013 - page 25

Nel grafico seguente:
l’indice della mortalità infantile nel 1990, 2000,
e 2010 (mortalità materna tra i 15 e i 49 anni per 100.000 nati vivi).
FOCUS
/ OBIETTIVI DEL MILLENNIO
23 focus
RIDURRE DI TRE QUARTI, TRA
IL 1990 E IL 2015 IL TASSO DI
MORTALITÀ DELLE MADRI.
LA MORTALITÀ MATERNA SI È QUASI DI-
MEZZATA DAL 1990, MA LE PERCENTUALI
SONO LONTANE DALL’OBIETTIVO DEL 2015
Nel 2010 nel mondo sono state stimate 287.000 morti
materne, ridotte del 47% dal 1990. L’Africa Sub-Sahariana
(con il 56% di queste morti) e il Sud dell’Asia (con il 29%)
raccolgono insieme l’85% di questo fardello mondiale, con
un totale di 245.000 decessi. Il numero di morti materne per
100.000 nati vivi, l’indice di mortalità materna, è passato da
440 nel 1990 a 240 nel 2010, per lo sviluppo generale di
questi paesi.
Ma l’indice nei paesi in via di sviluppo è 15 volte superiore
rispetto ai paesi sviluppati. Nella fascia alta l’Africa Sub-
Sahariana ha un indice di 550. Nella fascia più bassa dei pa-
esi in via di sviluppo, l’Est Asiatico ha l’indice più basso con
37 morti ogni 100.000 nati vivi. L’Africa Sub-Sahariana ha
anche l’indice più alto di morti materne dovuto all’HIV, quasi
il 10%, con la regione Caraibica vicina al 6%. Oltre 19.000
dei decessi mondiali sono formalmente riconducibili a “AIDS
collegato indirettamente alle morti materne”, di cui 17.000
(91%) nell’Africa Sub-Sahariana.
16
17
26
240
350
440
37
61
120
46
62
71
71
110
170
72
96
130
78
120
230
150
240
410
190
220
280
200
260
320
220
400
590
500
740
850
0 100 200 300 400 500 600 700 800
Developed regions
Developing regions
Eastern Asia
Caucasus & Central Asia
Western Asia
Latin America
Northern Africa
South-Eastern Asia
Caribbean
Oceania
Southern Asia
Sub-Saharan Africa
1990
2000
2010 Target
1...,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24 26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,...68
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