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ROTARY
gen./febb. 2013
ROTARY E SOCIETÀ
LETTERA
EGREGIO SIGNOR FASSINA
- ho ascoltato nei TG ieri la sua
dichiarazione che riporto testualmente, prendendola da L’U-
nità (ma c’era anche sul CorSera): «
La lista Monti, visto an-
che il livello di reddito di coloro che ne faranno parte, sembra
tanto la lista del Rotary club
. È davvero difficile comprendere
come l’aristocrazia economica e finanziaria italiana possa
rappresentare chi vive con mille euro al mese». Lei, stando a
quanto scrive nel suo sito, ha indubbiamente un curriculum
di tutto rispetto ma credo che, nonostante la sua permanenza
al Fondo Monetario a Washington e certo anche in altri Paesi,
non ha mai avuto occasione di frequentare rotariani o un Ro-
tary Club. Pertanto è ignorante, nel senso che ignora che cosa
è e che cosa fa il Rotary; non ne conosce le iniziative in tutto
il mondo. Non sa, per esempio, che il Rotary ha un seggio
permanente alle Nazioni Unite né che, dal 1985, grazie tra
l’altro a un rotariano italiano, il Rotary (cui successivamente
si sono aggiunti l’OMS e l’Unicef) ha contribuito in modo
determinante alla vaccinazione contro la poliomielite di due
miliardi di bambini eliminando, ormai quasi definitivamente,
la malattia? Lei ignora che pochi giorni fa, in Pakistan, cin-
que vaccinatori sono stati uccisi dai Talebani, perché questi
ritengono che i vaccinatori siano spie americane o, peggio
ancora, che con la vaccinazione sterilizzino tutti i musulma-
ni? Lei è mai andato in giro per il mondo a
vaccinare bambini. Anche non molto lon-
tano da noi: in Albania dove, alla caduta
del regime di Hox ha, il Rotary italiano ha
vaccinato 300mila neonati contro l’epatite
virale B che portava la morte di un neonato
su tre? Lei ignora completamente ciò che
fanno i rotariani, gratuitamente, in tutti i
Pesi che necessitano di aiuto? Da Haiti, al Vietnam, al Biafra,
alla Thailandia colpita dallo tsunami, a L’Aquila colpita dal
terremoto del 2009, i rotariani hanno portato aiuti. A L’Aquila
il Rotary, con l’aiuto di tecnici rotariani che hanno prestato
gratuitamente la loro opera per tre anni e dei Club italiani che
hanno raccolto oltre 2 milioni di euro, ha ricostruito l’edificio
A della Facoltà di Ingegneria: un lavoro il cui costo sarebbe
stato ancora più alto se il pubblico, che non è riuscito a farlo,
lo avesse appaltato.
Lo sa che tra i rotariani ci sono donne e uomini professioni-
sti, imprenditori, impiegati, artigiani che operano con uno
standard etico elevato che i partiti o gruppi politici (lei legge
i giornali meglio e più di me) di certo non dimostrano di
usare? Lei lo sa che i rotariani sono motivati nel loro operare
dall’ideale del servire al di sopra di ogni interesse personale,
la peculiarità, peraltro enfatizzata nei primi orientamenti del
processo di rivitalizzazione del brand, di eccellenza dal punto
di vista professionale dei soci che è ciò che la rende unica.
Altro elemento estremamente significativo emerso sempre dai
sondaggi richiamati è il fatto che il gap tra valore reale e valore
percepito che esiste in ogni associazione è nel caso del Rotary
tre volte superiore alla media, questo è quello che sicuramente
deve farci riflettere e dimostra che c’è ancora molto da fare nel
campo della comunicazione per raccontare quello che faccia-
mo. Molto è stato fatto negli ultimi anni, molto si sta facendo
anche a livello nazionale, ritengo sia sempre più importante
andare verso dei processi di comunicazione coordinata ed
integrata tra i diversi distretti per trasmettere un’immagine
pubblica più forte e coerente. Un aspetto determinante in tal
senso ritengo sia un percorso formativo di tutti i responsabili
della comunicazione, azione che abbiamo già avviato a livello
nazionale con un primo incontro dei responsabili distrettuali
per la comunicazione e pubblica immagine e che alcuni di-
stretti stanno ora implementando lavorando insieme ai club.
L’obiettivo è quello di far si che le persone quando parlano di
Rotary hanno una precisa idea di cosa facciamo, ed è eviden-
temente nostro compito farglielo sapere.
Social network
. Un aspetto estremamente interessante di
quanto richiamato è stata la reazione sui social network,
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