Page 39 - Rotary | Dicembre 2012

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Nubaria occidentale sta aiutando gli
agricoltori a “conquistare posizioni” nel-
la catena del valore e ad ottenere introiti
più elevati per prodotti come pomodori,
albicocche, pesche, arance e latticini.
In sostanza, salire di livello nella catena
del valore significa vendere senza inter-
mediari agli addetti alla trasformazione
piuttosto che ai grossisti, oppure occu-
parsi direttamente della lavorazione e
vendere il prodotto finito. Ad esempio,
i coltivatori hanno imparato a trattare i
pomodori essicati, che fruttano 14 dol-
lari al chilogrammo, contro i 3 dollari al
chilo dei pomodori freschi.
Oggi in questa terra, tornata nuovamen-
te fertile, i coltivatori vendono oltre
6.000 tonnellate all’anno di pomodori
alla Heinz, che a sua volta fornisce la
sementa e garantisce di acquistare al-
meno la metà del raccolto ad un prezzo
preventivamente convenuto. I coltivato-
ri vendono anche arance e mozzarelle
ai grandi hotel di Sharm-el-Sheikh ed
esportano arachidi in Germania.
Le esportazioni creano posti di
lavoro in Guatemala
Grazie al sostegno dell’IFAD, i piccoli
coltivatori di una delle zone più isolate
del Guatemala hanno intrecciato rela-
zioni proficue con i privati e oggi rifor-
niscono le maggiori catene di negozi,
tra cui la Walmart. Gli introiti sono più
che raddoppiati.
Quando l’IFAD ha iniziato ad operare
nella zone di El Quiché, sconvolta dalla
guerra, la maggiore fonte di sostenta-
mento era costituita dal grano e dai
fagioli. Poche strade esistenti erano
dissestate e l’irrigazione era considera-
ta un lusso. Oggi, gli agricoltori, uomini
e donne, coltivano ed esportano anche
cipolle, radicchio e fagiolini verdi.
I coltivatori hanno percepito introiti
lordi pari a oltre 800.000 dollari e sono
stati creati circa 250 nuovi posti di la-
voro. Fondamentale, in questo percor-
so, è stata la collaborazione con agenti
privati, come la Guatemalan Exporters
Association. Q
Quali sono le modalità di finanziamento dell’IFAD?
L’IFAD è un’istituzione finanziaria e questa caratteristica ci distingue dalle altre organizzazioni dedicate
all’alimentazione e all’agricoltura con sede a Roma con cui collaboriamo, la FAO e il PAM. Offriamo prestiti
e donazioni finanziati con le nostre risorse e gestiamo risorse fornite da altre agenzie di sviluppo. I prestiti
che finanziano programmi e progetti sono destinati ai paesi in via di sviluppo tra gli stati membri dell’IFAD
e vengono erogati a condizioni altamente agevolate, intermedie e ordinarie, a seconda del prodotto interno
lordo pro capite del paese beneficiario. I prestiti a condizioni altamente agevolate non prevedono interessi,
hanno un costo amministrativo dello 0,75 per cento e vengono rimborsati in 40 anni. Quelli a condizioni
agevolate hanno le stesse condizioni finanziarie dei precedenti, ma vengono rimborsati su un periodo di 20
anni. I prestiti a tassi intermedi hanno un tasso di interesse variabile corrispondente al 50 per cento del
tasso ufficiale di riferimento e si recuperano in 20 anni. Infine, i prestiti erogati a condizioni ordinarie hanno
un tasso di interesse variabile corrispondente al tasso ufficiale di riferimento e sono rimborsati su un periodo
variabile tra i 15 e i 18 anni. Nel 2007, l’IFAD ha adottato una strategia di sostenibilità del debito. Il quadro
di riferimento di tale strategia (DSF) fa parte di uno sforzo collettivo da parte delle istituzioni finanziarie
multilaterali, inteso a calibrare le condizioni dell’assistenza sulle capacità di ogni paese di ripagare i prestiti
contratti, evitando quindi un indebitamento che metterebbe a repentaglio i processi di sviluppo. Tale strate-
gia permette al Consiglio di amministrazione di sostituire i prestiti con donazioni, quando i paesi beneficiari
non sono in condizioni di pagare gli interessi. La classificazione è determinata dalle analisi del grado di
sostenibilità del debito di ogni paese, effettuate dalla Banca mondiale e dal Fondo monetario internazionale.
L’IFAD fornisce la maggior parte dei propri finanziamenti a condizioni altamente agevolate. Nel 2010, tale
categoria di prestiti corrispondeva al 66 per cento del programma annuale di finanziamento di programmi e
progetti, mentre le donazioni effettuate nel quadro della strategia di sostenibilità del debito incidevano per
un ulteriore 19 per cento. In percentuale, le donazioni regolate dal DSF e i prestiti a condizioni altamente
agevolate ammontano al 75 per cento dei finanziamenti investiti dall’IFAD dal 1978 (anno in cui il Fondo
è stato istituito) a oggi. L’IFAD riesce a collocare ulteriori risorse grazie a meccanismi di finanziamento
innovativi, quali il Fondo fiduciario di cofinanziamento per la sicurezza alimentare del governo spagnolo.
Costituito nel 2011, il Fondo fiduciario spagnolo servirà in gran parte a riprodurre su scala più ampia i
progetti di maggiore successo attualmente in corso di esecuzione, favorendo in tal modo l’espansione dei
nostri interventi e valorizzando i risultati ottenuti dall’IFAD. Il nuovo Fondo rende anche possibili investimenti
strategici nei paesi a reddito medio. Disponiamo anche di un programma di donazioni, grazie al quale for-
niamo finanziamenti a fondo perduto destinati a promuovere la ricerca mirata allo sviluppo dei più poveri e
a sostenere attività che rafforzino le capacità tecniche e istituzionali vincolate allo sviluppo agricolo e rurale.
Circa il 10 per cento delle risorse globali dell’IFAD viene investito in donazioni. Oltre al nostro programma di
prestiti e donazioni, stiamo incrementando la gestione di risorse destinate allo sviluppo rurale per conto di
altre agenzie. Per esempio, siamo il principale intermediario tecnico e finanziario nel flusso di risorse erogate
dall’Unione Europea a beneficio delle istituzioni del Gruppo consultivo sulla ricerca agricola internazionale
(CGIAR), con la gestione di un fondo pari a circa 135 milioni di euro. Siamo responsabili anche dell’esecu-
zione di una quota significativa dell’Iniziativa per la sicurezza alimentare dell’Unione e della Commissione
Europea, per un valore di circa 57 milioni di euro.
SPECIALE NUTRIZIONE