ROTARY |
dicembre 2012
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per l’irrigazione e strade;
s SOSTEGNO PER LA CREAZIONE DI GIARDINI
comunitari e piccoli progetti di alleva-
mento;
s PROMOZIONE DELL ACCESSO AI SERVIZI l-
nanziari, attraverso l’istituzione di pic-
coli istituti per il microcredito.
Il terremoto del 2010 ha rappresentato
la terza emergenza in due anni per Haiti.
Subito dopo il sisma, l’IFAD ha indivi-
duato tre sfide principali. Nelle zone più
colpite, i programmi di aiuto dovevano
ripristinare i mezzi di sostentamento e
la capacità di produzione del cibo. Nelle
aree non direttamente distrutte, che
però si trovavano a fronteggiare un mas-
siccio afflusso di migranti senza alcuna
esperienza nel campo dell’agricoltura,
era essenziale escogitare soluzioni in-
novative volte alla sicurezza alimentare
e alla maggiore occupazione. La terza
sfida consisteva nel garantire il giusto
equilibrio tra i bisogni immediati e lo
sviluppo a lungo termine. La risposta
immediata dell’IFAD è partita con un
programma che prevedeva la cancel-
lazione del debito, per un totale di 50
milioni di dollari. In seguito, è stata
elargita una sovvenzione di 2,5 milioni
di dollari per il ripristino dei sistemi
di irrigazioni distrutti dal sisma, per la
sicurezza alimentare e la creazione di
posti di lavoro. Questo programma ha
aiutato 12.000 famiglie, ovvero 60.000
persone nei Dipartimenti occidentali e a
Nippes (nel sud del Paese), che rappre-
sentavano le aree maggiormente colpite
dal terremoto. Dall’inizio del program-
ma, sono stati ripristinati i sistemi di
irrigazione per una lunghezza di circa
106.000 chilometri e sono state create le
condizioni per offrire circa 120.000 gior-
nate lavorative. Peraltro, i programmi
annuali dei tre progetti già in corso nel
paese sono stati adeguati per risponde-
re ai nuovi bisogni delle famiglie benefi-
ciarie e per incrementare la produzione
agricola nonché il reddito, in alcune
delle aree più povere del paese.
Sudan: i conflitti civili e la siccità
minano alla base la resilienza
Trent’anni di tensioni civili, unite a sic-
cità ricorrente, hanno fatto sì che il Su-
dan fosse in fondo alla classifica del
2010 per l’Indice di Sviluppo Umano:
è infatti al 154° posto su 169 stati. La
povertà è estremamente radicata, parti-
colarmente tra i piccoli produttori agri-
©IFAD/G.M.B.Akash – Ritratto di una donna impiegata per la costuzione di una strada in Bangladesh
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