Rivista Rotary | Dicembre 2014 - page 22

Salvatore Sarpietro
Coordinatore Task Force Effettivo
Il Presidente internazionale ha po-
sto l’accento sul tema della mem-
bership, lanciando campagne e pro-
poste particolarmente innovative.
Come si adattano al Rotary italiano?
Premesso che il Rotary in Italia, nel triennio 2007-2010 ha
raggiunto il numero massimo di soci (43.111); e che dal
2010 è iniziato il calo con una perdita, nel 2012-13, di
circa 1.200 soci, cosa mai avvenuta nella storia del Rotary
in Italia; e, nel 2013-14, di altri 657 soci, finalmente in
questi giorni possiamo prendere atto che c’è un’inversione
di tendenza. Sicuramente avranno contribuito anche le ini-
ziative proposte dal Presidente Internazionale, e, fra queste,
quelle che ritengo siano più perseguibili per la crescita della
membership, la costituzione di nuovi club, la costituzione di
club satelliti e di e-club; con particolare attenzione al ringio-
vanimento della compagine sociale con l’ingresso di giovani
e di donne.
All’assunzione dell’incarico, quale Rotary hai fotografa-
to, nell’ambito della Zona 12? E con il passare dei mesi,
come sta mutando lo scenario, in termini numerici?
All’inizio del mio mandato, la membership era ancora in calo,
con parecchi club in difficoltà per il diminuito numero di so-
ci, e con le conseguenti difficoltà nella realizzazione dei pro-
getti. Per fortuna gli ultimi dati, come ho appena accennato,
sono confortanti, anzi il report di fine ottobre, inviatoci da
Evanston, finalmente fotografa quasi tutti i distretti italiani in
zona positiva (+ 237 soci).
Il Rotary in Italia ricomincia a crescere grazie al forte impe-
gno dei governatori, che hanno messo in atto anche i nuovi
modelli di club; con questi primi risultati, che ci incoraggiano
a proseguire in questa direzione.
Il tema dell’effettivo è trasversale rispetto all’impegno
delle task force dedicate espressamente a diversity, gio-
vani e leadership. Come interpreti le risposte all’impe-
gno profuso nei distretti per l’effettivo?
Certamente sull’effettivo, sul suo mantenimento e sulla sua
crescita influiscono le azioni svolte da tutte le Task Force.
Ma, per rimanere nell’ambito della Task Force Membership,
di cui sono il responsabile, ho predisposto un database, fi-
IL RUOLO
di Coordinatore Rotary è stato istituito per la
prima volta nell’anno rotariano 2010-2011, con mandato
triennale. Lo scopo è quello di formare i Governatori Eletti
nell’ambito del Governor Elected Trianing Seminar e, suc-
cessivamente, quando entrati in carica, di supportarli nelle
seguenti attività aventi tutte come obiettivo quello più impor-
tante del Rotary International, lo sviluppo dell’effettivo.
Identificare e fare attuare strategie innovative per la conser-
vazione e lo sviluppo dell’effettivo; aiutare i distretti nello
sviluppo di piani strategici; facilitare il coinvolgimento/l’in-
serimento nei club di soci giovani; facilitare il coinvolgimen-
to/l’inserimento nei club di donne; partecipare e promuovere
riunioni di formazione e seminari distrettuali.
L’insieme di tutte queste attività viene pianificato e gestito
tramite il coordinamento dei Responsabili delle cinque Task
Force, come di seguito descritto.
A
ndrea
O
ddi
-
R
otary
C
oordinator
TASK FORCE
interviste ai coordinatori
Punti di vista, strategie dei coordinatori e piani attuativi nella Zona 12, per le 5 Task Force rotariane.
INTERVISTE
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ROTARY
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