INTERVISTE
          
        
        
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          ROTARY
        
        
          dicembre 2014
        
        
          
            Francesco Arezzo
          
        
        
          
            Coordinatore Task Force e-Club e Social Network
          
        
        
          
            Cosa è in concreto un e-Club?
          
        
        
          Il concetto di e-Club è allo stesso tempo
        
        
          semplice ed estremamente complesso:
        
        
          complesso perchè misconosciuto. Un
        
        
          e-Club è un normale Rotary Club con tutti i diritti e con tutti
        
        
          i doveri che conseguono alla sua affiliazione al Rotary Inter-
        
        
          nazionale. Per la sua costituzione segue la medesima trafila
        
        
          burocratica di un qualsiasi club tradizionale, per cui prevede
        
        
          la nomina di un rappresentante ad hoc da parte del Governa-
        
        
          tore e un numero minimo di soci esattamente come un club
        
        
          tradizionale. È chiamato inoltre a svolgere gli stessi compiti,
        
        
          servizio e progetti locali e internazionali, riunioni periodiche
        
        
          settimanali, perseguimento degli obiettivi del Piano Strategi-
        
        
          co del Rotary Internazionale. L’unica cosa che lo differenzia è
        
        
          la forma della riunione settimanale, non più intesa come in-
        
        
          contro fisico fra i soci, ma sfrutta le nuove metodiche messe
        
        
          a disposizione dai moderni mezzi telematici.
        
        
          
            Trovi che l’Italia sia pronta per questa nuova realtà?
          
        
        
          Certo. Negli ultimi mesi c’è un grande fermento. L’e-Club
        
        
          nasce in Paesi, penso per esempio all’Australia, dove le
        
        
          distanze eccessive fra i soci impedivano o rendevano comun-
        
        
          que estremamente difficoltoso l’incontro fisico settimanale
        
        
          fra i soci. È chiaro che questo problema non si riscontra nel
        
        
          nostro Paese. Con la riunione telematica si viene però incon-
        
        
          tro alle esigenze di molte persone: per esempio di quelle che
        
        
          svolgono un lavoro con orari non convenzionali o che viaggia-
        
        
          no spesso a causa del lavoro. Anche i giovani professionisti
        
        
          che devono gestire tutti i problemi collegati ad una nuova
        
        
          famiglia da avviare possono trovare molto conveniente questa
        
        
          forma di aggregazione. Ancora, la riunione telematica annulla
        
        
          i costi delle riunioni riducendoli solo alle spese di acquisto
        
        
          e gestione dello spazio “virtuale” sulla rete. I costi ridotti e
        
        
          la flessibilità estrema nella frequenza danno la possibilità di
        
        
          avvicinarsi al Rotary a tutta una generazione di giovani, ex ro-
        
        
          taractiani o meno, che altrimenti verrebbero scoraggiati e che
        
        
          rischieremmo inevitabilmente di perdere. Alcuni soci anziani
        
        
          cominciano ad avere problemi di deambulazione o comunque
        
        
          possono trovare difficoltoso uscire di casa la sera per raggiun-
        
        
          gere il luogo dell’ incontro settimanale. Cominciano a non
        
        
          frequentare con assiduità, finché arrivano alle dimissioni.
        
        
          L’e-Club può venire incontro con successo a questi o ad altri
        
        
          casi particolari.
        
        
          
            Il rapporto tra e-Club e sviluppo dell’effettivo?
          
        
        
          Il Rotary, in generale e quello italiano in particolare, sta
        
        
          vivendo un momento di difficoltà riguardo alla crescita
        
        
          dell’effettivo. Abbiamo perso quasi il 10% negli ultimi 5-6
        
        
          anni. Dobbiamo recuperare questo numero, ma il problema
        
        
          principale secondo me è un altro: l’età media del Rotary
        
        
          italiano si sta alzando sempre di più. Certo, abbiamo un patri-
        
        
          monio invidiabile di esperienza, ma i nostri club rischiano di
        
        
          perdere in effervescenza e forza di propulsione. Alla lunga, se
        
        
          non riusciamo a invertire questo trend, si rischia di perdere il
        
        
          contatto con una realtà che evolve, come abbiamo già detto,
        
        
          in maniera molto veloce. Gli e-Club non solo sono in grado
        
        
          di aumentare il numero del nostro effettivo ma, rivolgendosi
        
        
          principalmente ai fruitori della rete e quindi a individui del-
        
        
          le nuove generazioni, contribuiscono a dare al Rotary una
        
        
          iniezione di entusiasmo e di novità. I ragazzi sono attrezzati
        
        
          meglio di noi a capire e a interpretare i cambiamenti di una
        
        
          società che cambia con velocità vorticosa e potranno adegua-
        
        
          re i nostri club ai cambiamenti cui siamo obbligati dal fatto
        
        
          stesso di vivere in una società “liquida” che cannibalizza
        
        
          continuamente i suoi valori di riferimento.
        
        
          
            A che punto è il piano di sviluppo per la Zona 12?
          
        
        
          All’inizio dell’ anno rotariano mi sono dato degli obiettivi: par-
        
        
          tivamo dalla presenza, già consolidata, di tre e-Club. Mi sono
        
        
          prefissato il traguardo di 10 e-Club e 10 Club Satellite, entro
        
        
          la fine dell’ anno rotariano. Il Rotary consiglia di portare nei
        
        
          distretti questi nuovi concetti, tramite seminari e incontri ap-
        
        
          positamente organizzati. So che i distretti e i governatori sono
        
        
          già impegnati in mille incontri da progettare e organizzare, e