Rivista Rotary | Dicembre 2014 - page 31

31 interviste
TASK FORCE
l’influenza morale del Rotary e la sua indiscussa ed esclusiva
“attrattività”. Puntare sulle competenze e sull’innovazione
virtuosa delle stesse, non disgiunte dalla disponibilità al ser-
vizio. Puntare sulle donne per ridisegnare traiettorie di con-
temporaneità e nuove opportunità per il Rotary. Puntare sui
giovani (che sono anche donne giovani) per tesaurizzare l’e-
nergia positiva, l’entusiasmo e i “sogni” di cui sono portatori,
proiettandoci così, consapevolmente e responsabilmente,
nel futuro. Puntare verso l’esterno, migliorando l’immagine
pubblica, la comunicazione e la rete delle relazioni sociali.
Quali gli elementi caratterizzanti dil piano di Zona 12?
Da chi è composta la Task Force?
Il Piano di Zona 12 e Distretto 2060 per la diversity è so-
stanzialmente orientato, in primis, ad incrementare l’effettivo
(incremento programmato 1%), quindi, al suo interno, a
valorizzare la componente femminile della membership at-
traverso l’incremento della presenza di socie nei club italiani,
attualmente intorno al 13,5% per adeguarlo agli altri Paesi
europei (Francia 16,5%, Spagna e Portogallo 18%) ed alla
media mondiale (16% circa); attraverso la progressiva ridu-
zione dei club “zeristi”, ovvero senza donne (in Italia circa
30), più massicciamente presenti nel nord del nostro Paese;
e attraverso l’impostazione di una specifica, esplicita e
attrattiva “politica” volta all’ammissione di soci donne, in
modo che possano costituire una idonea massa critica nei
club, riducendo gli ambiti, pur presenti, di conservatorismo e
resistenza all’ammissione di giovani e donne.
Quali risultati si possono considerare di riferimento per
l’impegno futuro? Quali gli obiettivi della Task Force?
La Task Force Diversity è uno strumento a disposizione dei
distretti per sviluppare l’effettivo, l’effettivo al femminile in
particolare, avendo chiara la consapevolezza, e cercando di
farla crescere nei club, che le donne costituiscono un ele-
mento distintivo della modernità, una leva potente per lo svi-
luppo, una straordinaria risorsa per la società e per il Rotary,
per ciò che esse sono e rappresentano con riferimento alle
dimensioni valoriali, quali le competenze, l’attitudine etica,
il senso di responsabilità e consapevolezza, le doti di leader-
ship, la propensione al dialogo e la partecipazione al servizio.
Né può sfuggire l’esempio che il Rotary, valorizzando la
componente donne (ma stesso discorso vale per i giovani) nei
suoi soci, darebbe all’intera società italiana, notoriamente e
malauguratamente afflitta da un bassissimo tasso di ricambio
generazionale e da un persistente gap di genere, segno di
miope conservazione del “potere” e di attenuata effettività
democratica. Quanto alla strategia operativa, evidenzio:
riflessioni sul gap italiano uomini-donne, anche nel Rotary;
statistiche di genere zona 11, 12, 13b e parte della 19 per
distretti; statistiche presenza femminile per distretto e per
club italiani; club che ancora non hanno/non ammettono soci
donne; connessioni con la membership in generale; connes-
sioni con la membership “giovani”; le rotaractiane, tante. Ma
quante diventano rotariane?; storia dell’ingresso delle donne
nel Rotary e cronistoria della presenza femminile nel Rotary;
seminari, convegni ed iniziative di distretti e club; il service
nei club, una strategia di ingresso per le donne.
Visione di Zona 12: come lavorate con il Rotary Coordina-
tor Andrea Oddi? E a livello internazionale?
Operiamo sinergicamente, sulla base della programmazione
annuale concordata con Andrea Oddi, e con le altre quattro
Task Force di Zona 12, nell’alveo delle direttive del Rotary In-
ternational. Compito del Rotary Coordinator e dei Responsa-
bili delle Task Force è quello di fornire supporto, competenze
e assistenza ai governatori e, se necessario, tramite loro,
direttamente ai club con la finalità di creare una modalità
comune per portare le indicazioni e gli obiettivi del Rotary
International ad essere più aderenti e comprensivi delle varie
realtà della Zona 12 e del Distretto 2060 e per rendere i
distretti più efficienti e performanti secondo le direttive del
Presidente Internazionale, anche per quanto più in specifico
attiene alla Diversity-Women.
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