31  interviste
        
        
          
            TASK FORCE
          
        
        
          l’influenza morale del Rotary e la sua indiscussa ed esclusiva
        
        
          “attrattività”. Puntare sulle competenze e sull’innovazione
        
        
          virtuosa delle stesse, non disgiunte dalla disponibilità al ser-
        
        
          vizio. Puntare sulle donne per ridisegnare traiettorie di con-
        
        
          temporaneità e nuove opportunità per il Rotary. Puntare sui
        
        
          giovani (che sono anche donne giovani) per tesaurizzare l’e-
        
        
          nergia positiva, l’entusiasmo e i “sogni” di cui sono portatori,
        
        
          proiettandoci così, consapevolmente e responsabilmente,
        
        
          nel futuro. Puntare verso l’esterno, migliorando l’immagine
        
        
          pubblica, la comunicazione e la rete delle relazioni sociali.
        
        
          
            Quali gli elementi caratterizzanti dil piano di Zona 12?
          
        
        
          
            Da chi è composta la Task Force?
          
        
        
          Il Piano di Zona 12 e Distretto 2060 per la diversity è so-
        
        
          stanzialmente orientato, in primis, ad incrementare l’effettivo
        
        
          (incremento programmato 1%), quindi, al suo interno, a
        
        
          valorizzare la componente femminile della membership at-
        
        
          traverso l’incremento della presenza di socie nei club italiani,
        
        
          attualmente intorno al 13,5% per adeguarlo agli altri Paesi
        
        
          europei (Francia 16,5%, Spagna e Portogallo 18%) ed alla
        
        
          media mondiale (16% circa); attraverso la progressiva ridu-
        
        
          zione dei club “zeristi”, ovvero senza donne (in Italia circa
        
        
          30), più massicciamente presenti nel nord del nostro Paese;
        
        
          e attraverso l’impostazione di una specifica, esplicita e
        
        
          attrattiva “politica” volta all’ammissione di soci donne, in
        
        
          modo che possano costituire una idonea massa critica nei
        
        
          club, riducendo gli ambiti, pur presenti, di conservatorismo e
        
        
          resistenza all’ammissione di giovani e donne.
        
        
          
            Quali risultati si possono considerare di riferimento per
          
        
        
          
            l’impegno futuro? Quali gli obiettivi della Task Force?
          
        
        
          La Task Force Diversity è uno strumento a disposizione dei
        
        
          distretti per sviluppare l’effettivo, l’effettivo al femminile in
        
        
          particolare, avendo chiara la consapevolezza, e cercando di
        
        
          farla crescere nei club, che le donne costituiscono un ele-
        
        
          mento distintivo della modernità, una leva potente per lo svi-
        
        
          luppo, una straordinaria risorsa per la società e per il Rotary,
        
        
          per ciò che esse sono e rappresentano con riferimento alle
        
        
          dimensioni valoriali, quali le competenze, l’attitudine etica,
        
        
          il senso di responsabilità e consapevolezza, le doti di leader-
        
        
          ship, la propensione al dialogo e la partecipazione al servizio.
        
        
          Né può sfuggire l’esempio che il Rotary, valorizzando la
        
        
          componente donne (ma stesso discorso vale per i giovani) nei
        
        
          suoi soci, darebbe all’intera società italiana, notoriamente e
        
        
          malauguratamente afflitta da un bassissimo tasso di ricambio
        
        
          generazionale e da un persistente gap di genere, segno di
        
        
          miope conservazione del “potere” e di attenuata effettività
        
        
          democratica. Quanto alla strategia operativa, evidenzio:
        
        
          riflessioni sul gap italiano uomini-donne, anche nel Rotary;
        
        
          statistiche di genere zona 11, 12, 13b e parte della 19 per
        
        
          distretti; statistiche presenza femminile per distretto e per
        
        
          club italiani; club che ancora non hanno/non ammettono soci
        
        
          donne; connessioni con la membership in generale; connes-
        
        
          sioni con la membership “giovani”; le rotaractiane, tante. Ma
        
        
          quante diventano rotariane?; storia dell’ingresso delle donne
        
        
          nel Rotary e cronistoria della presenza femminile nel Rotary;
        
        
          seminari, convegni ed iniziative di distretti e club; il service
        
        
          nei club, una strategia di ingresso per le donne.
        
        
          
            Visione di Zona 12: come lavorate con il Rotary Coordina-
          
        
        
          
            tor Andrea Oddi? E a livello internazionale?
          
        
        
          Operiamo sinergicamente, sulla base della programmazione
        
        
          annuale concordata con Andrea Oddi, e con le altre quattro
        
        
          Task Force di Zona 12, nell’alveo delle direttive del Rotary In-
        
        
          ternational. Compito del Rotary Coordinator e dei Responsa-
        
        
          bili delle Task Force è quello di fornire supporto, competenze
        
        
          e assistenza ai governatori e, se necessario, tramite loro,
        
        
          direttamente ai club con la finalità di creare una modalità
        
        
          comune per portare le indicazioni e gli obiettivi del Rotary
        
        
          International ad essere più aderenti e comprensivi delle varie
        
        
          realtà della Zona 12 e del Distretto 2060 e per rendere i
        
        
          distretti più efficienti e performanti secondo le direttive del
        
        
          Presidente Internazionale, anche per quanto più in specifico
        
        
          attiene alla Diversity-Women.