Rivista Rotary | Aprile 2016 - page 63

63 nuove generazioni
NUOVE GENERAZIONI
L
UIGI
DE
C
ONCILIO
mentre il suo nome è un suono. La memoria UDITIVA è solo
l'11% (circa), ecco perché tutti i metodi di ripetizione non
ci permettono di ricordare le cose velocemente. E il restante
6%? Tutto il resto: odori, sapori, temperatura, pressione e
tutte le altre sensazioni. Vi faccio un esempio: se pensate
per un attimo all’ultima vacanza che avete fatto, – conclude
Nicolò – a dove eravate e a cosa stavate facendo, quello che
probabilmente vi è venuto in mente è un mini-filmato alla
YouTube, o una fotografia dell’evento. E se analizzate questo
filmato o la foto, noterete che quasi tutto il ricordo è fatto di
immagini, colori, forme”.
“Quel che la scienza ha scoperto da tempo, – prende la paro-
la Alessandro – è che il nostro corpo parla, il corpo racconta e
se non si dice la verità, le storie che racconta possono essere
svelate e non ci facciamo una bella figura. Molte persone
sono convinte che la comunicazione verbale, cioè il linguag-
gio della parola, sia il mezzo principale per comunicare.
Non è vero. Come ci ha spiegato Luigi, le parole all’interno
del messaggio contano meno del 20%; questo significa che
più dell’80% di ciò che comunichiamo non sono parole: è il
linguaggio del corpo. Perché? È impossibile non comunicare;
le pause, il silenzio o l’uscita da una stanza sono messaggi
che influenzano il comportamento altrui. La comunicazione
utilizza due canali: il linguaggio delle parole e il linguaggio
dei gesti e del corpo. Se a parole si afferma qualcosa e con
i gesti lo si nega, sono questi ultimi a dare l’impronta alla
comunicazione. In ogni comunicazione è sempre presente
un aspetto di contenuto, ciò che viene detto, e un aspetto di
relazione, come viene detto. Per ogni essere umano è molto
più importante il come viene detto. Inoltre i temi del conve-
gno – conclude Alessandro – hanno riguardato anche la po-
stura, l’uso dello spazio, le espressioni del viso, i movimenti
e i gesti delle braccia e delle mani. Ma anche la metrica, i
toni, il tempo, il ritmo e il volume della voce. È proprio vero:
comunicando si diventa grandi”.
Il gruppo di partecipanti al RYPEN 2016, dai Distretti 2031 e 2032 - Serravalle Scrivia (AL).
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