Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 26

Massimo Tosetti
, Ro-
tary Club Biella dal 2004,
diplomato in ragioneria.
Imprenditore nella grande
distribuzione. Ha lavorato
per FINSELEX srl, Consor-
zio A&, FEDERCOM, e Con-
sorzio CONOS, ricoprendo
incarichi ai vertici. Consi-
gliere e segretario di club,
presidente nel 2011-12. Ha ricevuto: l’attestato presidenziale
2011-12; il premio Artefice del Cambiamento RI 2011-2012;
Major Donor, PHF+ 8, benefattore della Fondazione Rotary.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Ospitiamo 15 ragazzi stranieri per gli scambi annuali, e al-
trettanti nostri ragazzi stanno frequentando il proprio anno
di studi all’estero. Gli scambi brevi hanno interessato 21
giovani e altrettanti ospiti stranieri. Oltre ai Summer Camp,
organizzati da vari Rotary club nel mondo. Grazie a un Global
Grant, abbiamo selezionato e finanziato due borse di studio
per giovani ricercatori: la prima permetterà di approfondire
gli studi presso lo Stephenson Cancer Center di Oklahoma Ci-
ty (USA); la seconda presso il Kenijski Institute di Ljublijana
(Slovenia). Tra le tante iniziative distrettuali rivolte ai giovani,
compare anche il concorso fotografico “Food e Mood: noi e
il cibo”, iniziativa di Valentina Bausano del RC Cuorgnè e
Canavese rivolto alle scuole del territorio.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotaract e con quali risultati?
Tutte le attività organizzate dai club Rotaract sono state
fortemente sostenute dai club Rotary, e viceversa, molte
delle iniziative rotariane hanno visto la partecipazione dei
rotaractiani. Lo stretto sodalizio tra Rotary e Rotaract trova
pertanto concreta testimonianza nella sempre più forte colla-
borazione tra la sfera “esperta” e quella “giovane”.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
Tra le attività dei club Rotary, la scelta di dare voce e potere
ai giovani, attraverso programmi volti allo sviluppo delle
doti di leadership come Rotaract, Interact, RYLA e scambio
giovani, rappresenta un investimento nel futuro delle nostre
comunità e del nostro stesso Rotary. Continuerei quindi in
questa direzione, che non smette di regalarci molte sorprese
e soddisfazioni.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
Credo che un ottimo punto di partenza possa essere la va-
lorizzazione dei nostri programmi giovanili, ampliandone
gli orizzonti. Offrire cioè un Rotary più aperto e attento alla
comunità locale e ai suoi giovani.
Un altro obiettivo da aver sempre presente dovrebbe essere
quello di abbassare l’età media dei club. È importante mo-
strare il Rotary come realmente è: un’associazione variegata
ed eterogenea, specchio delle comunità che vogliamo rappre-
sentare, divenendo un essenziale strumento di sensibilizza-
zione per i leader del domani.
Se fossi rotaractiano…
Sono socio onorario del club Rotaract di Biella, che festeggia
i 40 anni dalla fondazione. Ed è per me un grande onore fe-
steggiare la ricorrenza nel mio anno di mandato. Dovendomi
immedesimare in un rotaractiano non mancherei di interes-
sarmi a tutto ciò che mi circonda con passione ed entusiasmo.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Immagino un Rotary al passo con i tempi, dinamico e gio-
vane. Un Rotary instancabile e sempre in prima linea per
svolgere la sua missione. Un Rotary presente sul territorio
al fianco delle istituzioni pubbliche a favore delle comunità.
FACE TO FACE
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ROTARY
maggio 2016
D.2031
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Variegato ed eterogeneo,
un Rotary specchio della comunità.
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