Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 31

Alessandro Sanna
, 26
anni, laureato in giurispru-
denza a Milano, ha svolto
la pratica forense presso lo
Studio Buccellato & Part-
ners sede di Milano, e at-
tualmente collabora con il
Gruppo Mondadori presso
la direzione affari legali
e societari. Insieme a un
gruppo di amici ha fondato l’Interact Milano San Babila e
Arco della Pace, in seguito è entrato a far parte della grande
famiglia del Rotaract, nel Club Milano San Babila, diventan-
done Presidente. A livello distrettuale ha ricoperto la carica
di segretario per il multidistretto 2041-42, sino a divenire
Rappresentante Distrettuale del Distretto Rotaract 2041.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Non so cosa rispondere, nel senso che mi sembra una doman-
da orientata a un rotariano. Siamo già noi i giovani!
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotary e con quali risultati?
Le iniziative rotariane che hanno visto coinvolto il Rotaract so-
no state molteplici. A livello distrettuale non posso dimentica-
re il grandissimo successo ottenuto dal Rotary Institute, dove
abbiamo aiutato con il servizio in sala e non solo, oltre ad aver
gestito un banchetto informativo per promuovere il Rotaract e
il nostro distretto. Altra importante iniziativa in cui siamo stati
coinvolti è stata il concerto EndPolioNow in Duomo. Inoltre
abbiamo organizzato il SIDE, evento formativo per i direttivi
incoming, insieme al forum Rotary sulle nuove generazioni.
Inoltre, alcuni service hanno dato modo di lavorare in paral-
lelo verso un obiettivo comune: il sostegno al Cam; la corsa
durante la City Marathon in favore di PolioPlus; la raccolta di
cellulari usati in sostegno delle comunità del Perù; e molto
altro ancora.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
La leadership è un tema molto caro ai soci rotaractiani, il
compito di un buon RRD penso sia quello di veicolare lo
sviluppo di questa capacità attraverso il coinvolgimento e
la responsabilizzazione dei soci, dalla squadra distrettuale a
ogni singolo presidente e componente dei direttivi di club. Già
a partire dalle visite del Rappresentante Distrettuale ai club
è stato posto l’accento su questo aspetto e a seguire durante
l’intero corso dell’anno, assegnando, ad esempio, ai club
l’organizzazione di parte delle feste post distrettuali oppure
invitando i club a candidarsi per i service distrettuali, coordi-
nandosi con le cariche distrettuali relative – tutte azioni che
hanno permesso lo sviluppo e l’accrescimento della capacità
di leadership.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
La parola chiave è: coinvolgere. Un maggiore coinvolgimento
effettivo anche nella pianificazione dei progetti rotariani o
dei progetti in comune potrebbe aiutare affinché molti soci
uscenti dal Rotaract scelgano il Rotary.
Se fossi rotariano…
Se fossi rotariano chiederei maggiore coinvolgimento dei gio-
vani in generale, predisponendo però alla base una struttura
direttiva dove tutti possano partecipare, dialogare, decidere
anche se di giovane età o con poca esperienza. Bisogna saper
valorizzare ogni “categoria” di socio.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
La mia speranza è che venga diminuita l’attuale età media del
Rotary e si raggiungano numeri ancora più alti di soci attivi.
Magari fra 10 anni potrei già essere presidente in un Rotary
club... si perde il pelo ma non il vizio.
GENERAZIONI A CONFRONTO
31 face to face
D.2041
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Coinvolgere è la parola chiave.
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