Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 36

Giliano Cecovini
è un
affermato medico chirur-
go triestino di 76 anni. Più
volte docente titolare pres-
so svariati istituti scolasti-
ci, è autore di numerose
pubblicazioni specialisti-
che. È Cavaliere Ufficiale
della Repubblica Italiana.
Dal 1981 è socio del Ro-
tary Club Trieste Nord, dove è stato Presidente nell’anno
1988/89. Ha dimostrato una particolare vocazione a predili-
gere le attività che promuovono i giovani.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Sono stati fondati due nuovi Interact club, uno a Monfalco-
ne-Grado e uno a Vicenza, raggiungendo così il numero utile
per divenire distretto. Nell’annata sono stati svolti cinque Ryla
junior con numerosi ragazze e ragazzi. Ho avuto il piacere e
l’onore di partecipare ad alcune riunioni e posso affermare
che l’attenzione dei giovanissimi è molto elevata. Per quanto
riguarda poi il Rotaract vi è una condivisione di finalità e la
collaborazione è molto sentita. I rotaractiani vengono coinvolti
nei service distrettuali e nelle iniziative dei singoli club. Come
ogni anno è stato organizzato il RYLA distrettuale, che ha visto
la partecipazione di 57 giovani di ambo i sessi, e un RYLA na-
zionale, con la partecipazione di 3 giovani del nostro distretto.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotaract e con quali risultati?
Come ogni anno abbiamo fatto un forum congiunto con una
partecipazione, direi massiccia, sia di rotaractiani, sia di
rotariani. La seconda parte del convegno ha visto una discus-
sione sui rapporti tra Rotary e Rotaract, sulla possibilità di
una maggiore collaborazione e sulle motivazioni a favore o
a sfavore di un ingresso nel nostro sodalizio. Quest’anno poi
in tutte le commissioni distrettuali abbiamo coinvolto giovani
rotaractiani, così da far conoscere meglio ai giovani il Rotary.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
I corsi RYLA e RYLA Junior cercano di spiegare, anche con
la collaborazione di psicologi rotariani, il vero significato della
leadership. Solo con esempi pratici è possibile spiegare co-
me il leader sia capace di assumersi la responsabilità di un
progetto, coinvolgendo con entusiasmo i collaboratori in un
lavoro di squadra. Il vero leader poi, come noto, sa valorizzare
i collaboratori rendendoli contemporaneamente contenti del
loro lavoro.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
Vi è indubbiamente una difficoltà contingente di natura eco-
nomica. Sono attivi nuovi tipi di club, studiati appositamente
per le giovani generazioni (e-club e club satellite) che sono
meno onerosi per i soci. Solo una bassa percentuale di rota-
ractiani, di alumni e di ex borsisti però entra nel Rotary. Essi
chiedono: modalità di riunione più consone alle realtà lavora-
tive odierne; riduzione delle spese; maggiore coinvolgimento
dei soci nelle attività di club e del distretto.
Se fossi rotaractiano…
Cercherei di partecipare ai progetti del mio club, ma soprat-
tutto cercherei di essere coinvolto nelle attività del Rotary
club padrino.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Mi piacerebbe un Rotary evoluzionario e talora anche rivolu-
zionario, più giovane, più orientato al servizio “dei soci”, più
attento alla realtà che lo circonda.
Mi piacerebbe partecipare a questa evoluzione ma, vista la
mia non più giovane età, mi auguro di poter essere un attore
almeno nelle prime fasi.
FACE TO FACE
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ROTARY
maggio 2016
D.2060
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Un Rotary evoluzionario,
e talora rivoluzionario.
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