Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 35

Luca Bianchini
, nato a
Milano nel 1988, è laurea-
to in ingegneria civile strut-
turale. Lavora presso BME
Progetti a Milano. Dal 2007
socio del Rotaract Club Vige-
vano Lomellina. È fortemen-
te convinto che il Rotaract
sia una palestra di vita e una
grande opportunità da co-
gliere, ma da affrontare senza trascurare la vita professionale.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Il Distretto Rotaract 2050 anche quest’anno ha organizzato,
in collaborazione con i distretti 2041 e 2042, il premio Ma-
turità e il premio Università. Entrambi sono rivolti alle eccel-
lenze scolastiche lombarde e l’obiettivo è quello di premiare
i migliori studenti e gli istituti più meritevoli. Altri progetti
sono sicuramente il RYLA e il RYLA Junior, dove i giovani e i
giovanissimi hanno la possibilità di intraprendere un percorso
di crescita che li accompagnerà, sia nella vita privata, sia
soprattutto in quella professionale.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotary e con quali risultati?
I premi Maturità e Università non sono formalmente dei pro-
getti in collaborazione con il Rotary, ma in realtà è solo grazie
all’aiuto di alcuni professori rotariani che entrambi i concorsi
vanno ogni anno a buon fine. RYLA e RYLA Junior sono invece
organizzati direttamente dal distretto Rotary e da alcuni club
Rotary, noi rotaractiani ci mettiamo a disposizione in supporto
e in aiuto, in questo modo, insieme, riusciamo sempre a sod-
disfare ogni esigenza e a realizzare i progetti con grandissimi
risultati.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
Senza ombra di dubbio il modo migliore per stimolare e soste-
nere la leadership è quella di dare la possibilità di mettersi in
gioco in prima persona, provando. Solo vivendo e sbagliando
si può imparare e correggersi. Prendersi una responsabilità e
mettersi in gioco, facendo i presidenti di club o accettando
di lavorare nelle commissioni distrettuali e contribuendo a
realizzare progetti, è il modo migliore per provare e imparare,
appropriandosi quindi di caratteristiche come la leadership.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
I giovani sono dinamici, hanno tanti progetti e tanti sogni da
realizzare, quindi è necessario incuriosirli con progetti altret-
tanto dinamici e pratici, che non risultino come un “costo
fisso” che spesso purtroppo pesa, e che facciano venire loro
la voglia di partecipare ancora. La “modalità” con cui si co-
munica deve essere moderna e attraente, perché da imparare
c’è molto, ma se manca l’attrattiva non c’è peggior sordo di
colui che non vuole sentire.
Se fossi rotariano…
Come prima cosa mi metterei sicuramente al servizio del
gruppo, per capire come poter esaltare le mie caratteristiche
in maniera utile per rendere più efficace il lavoro di tutti, ma
anche per imparare i meccanismi e studiare delle eventuali
idee da proporre, sia riguardanti service importanti, sia nelle
questioni di vita interna, alla ricerca di una sempre maggior
attrattiva e verso quel cambiamento di cui tutti parliamo ma
che spesso fatica a stare al passo con i tempi.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Il Rotary sarà moderno e digitale, darà sempre più importanza
alla comunicazione interattiva e sarà ancora più importante
esserci per fare, per convincere. Saranno organizzati incontri
su piattaforme virtuali, per stare al passo con i tempi. Solo
chi saprà adattarsi potrà guidare il Rotary verso il grande
cambiamento richiesto.
GENERAZIONI A CONFRONTO
35 face to face
D.2050
}
}
Prendere una responsabilità
è mettersi in gioco.
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