MEDITERRANEO UNITO
          
        
        
          33  Mediterraneo Unito
        
        
          Cambiare le cose
        
        
          
            un lungo percorso, che va sostenuto
          
        
        
          È stato davvero un grande evento il Forum su “Mediterraneo
        
        
          Unito”: per iniziativa dei governatori dei 13 Distretti italiani,
        
        
          ha riunito rotariani di tutta Italia ed esponenti delle istitu-
        
        
          zioni anche dei Paesi del Maghreb; un evento grande per la
        
        
          numerosa partecipazione, per l’intensità del sentire, per le di-
        
        
          mensioni dell’impegno del Rotary testimoniato nel servizio in
        
        
          varie forme, per l’autorevolezza dei contenuti degli interventi
        
        
          e dell’appello a tutti gli uomini di buona volontà affinché non
        
        
          si ripetano più le sconvolgenti tragedie che hanno segnato la
        
        
          diaspora nella disperazione delle popolazioni migranti.
        
        
          nendo a lungo le azioni umanitarie appena poste in essere.
        
        
          Staremo vicini ai due giovani vincitori - un israeliano ed una
        
        
          palestinese - delle borse di studio, per un comune cammino
        
        
          di pace; continueremo a distribuire gli zainetti nei centri che
        
        
          ospitano i minori non accompagnati, mettendo a disposizione
        
        
          le nostre professionalità; consegneremo altri libretti multilin-
        
        
          gue ai migranti che sbarcheranno; pregheremo nuovamente
        
        
          con fedeli di tante religioni il “Dio di tutti i Popoli della Terra”.
        
        
          Insomma, continueremo quotidianamente a esercitare le
        
        
          azioni rotariane: interna, professionale, di pubblico interes-
        
        
          se, internazionale ed in favore della gioventù. Ci compete
        
        
          “accendere la luce” ancor di più sulle tematiche evidenziate
        
        
          dai tanti esperti chiamati a raccolta nella città lilibetana. E
        
        
          si impone la pubblicazione dei lavori, per non disperdere
        
        
          idee e propositi, per lasciare una memoria storica dalla quale
        
        
          ripartire, “… lungo la via dell’unità e della rappresentatività”,
        
        
          come auspicato da Giuseppe Viale, Board Director, con una
        
        
          sua nota di plauso.
        
        
          Con questo spirito, i tredici Governatori Uniti, ci prepareremo
        
        
          con pari impegno, per i prossimi appuntamenti, legati dagli
        
        
          stessi ideali e motivati dalla stessa voglia di diventare sempre
        
        
          più amici, per spenderci maggiormente in favore dei meno
        
        
          fortunati.
        
        
          G
        
        
          iovanni
        
        
          V
        
        
          accaro
        
        
          , DG 2110
        
        
          
            MARIO GRECO
          
        
        
          PDG 2120 - Puglia e Basilicata
        
        
          
            le carenze della politica
          
        
        
          Moderando al Forum di Marsala la tavola rotonda sul tema
        
        
          “Mare Nostrum. Accoglienza e Rotary”, il PDG Mario Gre-
        
        
          co, già senatore, ha detto tra l’altro: “La politica europea
        
        
          resta purtroppo ancora latitante, mentre quella nazionale,
        
        
          sotto la spinta emotiva della tragedia di Lampedusa, è
        
        
          stata solo capace di varare l’operazione umanitaria Mare
        
        
          nostrum e abolire il reato di immigrazione clandestina, non
        
        
          riuscendo a dare le risposte dovute.
        
        
          Di fronte a questo clima cosa può fare il Rotary? Di certo
        
        
          non ha il potere di controllare le frontiere, ma può dialoga-
        
        
          re, può contribuire a trasformare le paure e i pregiudizi ver-
        
        
          so l’altro in fattori di arricchimento reciproco adoperandosi
        
        
          in maniera attiva e costante”.
        
        
          E ancora: “È sbagliato ritenere che la cultura, il dialogo
        
        
          interculturale, sia appannaggio soltanto dei Governi, degli
        
        
          Stati. Soggetti attivi e protagonisti si devono sentire i po-
        
        
          poli, la società civile, le associazioni come il Rotary, che con
        
        
          la sua capacità dialogante può arrivare dove falliscono le
        
        
          istituzioni e le diplomazie, spesso condizionate dalle barrie-
        
        
          re ideologiche e interessi di parte, completamente assenti
        
        
          nell’essere e nell’agire rotariano.”
        
        
          GLI INTERVENTI