Rivista Rotary | Dicembre 2014 - page 48

AQUAPLUS
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ROTARY
dicembre 2014
turato un progetto di intervento organico, per far si che la po-
polazione della regione possa realmente dirsi autosufficiente.
A partire dai primi mesi successivi il devastante sisma del
gennaio del 2010 si è lavorato affinché si ricostruisse e
ampliasse l’acquedotto dell’acqua potabile, stabilizzandone
la sorgente e costruendo un’infrastruttura solida nel tempo,
implementando le fontane e i punti accesso alla rete idrica.
Questo primo intervento, svolto coordinando la mano d’opera
locale, ha fatto si che si ripristinassero i canali d’irrigazione
già presenti e ha permesso di implementarli e renderli orga-
nici in un ottica di sviluppo comunitario.
Giorno dopo giorno, gli abitanti della provincia di Les Cayes,
hanno saputo riprendersi e ricostruire ciò che era andato
distrutto, riabilitando così anche quell’animo intaccato dalla
paura e dall’impotenza di fronte la forza della natura, ritro-
vando la voglia di vivere, e di vivere una vita migliore.
Per questo l’evoluzione del progetto è stata così rapida,
comportando anche a una nuova volontà agricola, con la
creazione di orti familiari a culture differenziate per ottenere
un’alimentazione sana e completa, anche sotto il punto di
vista nutrizionale. Una fase dell’intervento che ha visto lavo-
rare molto sulla formazioni di agronomi, capaci di trasmettere
una nuova cultura agricola contadina. Una formazione che ha
messo in contatto l’università locale con la Facoltà di Agraria
dell’Università di Milano, aprendo canali di comunicazione e
creando rete, per far si che le conquiste istantanee possano
avere un seguito proficuo.
L’inaugurazione, poi, il 20 maggio scorso della prima unità
di trasformazione della manioca di Torbeck, ha aperto un
nuovo capitolo, dando nuovo slancio e nuova concretezza
al progetto. 3 anni di lavoro e più di un milione di euro
d’investimento, per costruire un centro di 360mq per cre-
are farine grezze e potertle trasformare in gallette a partire
dalla manioca oleifera, meglio conosciuta come “la pianta
del miracolo”. Il vero miracolo è che questo nuovo centro
sta costruendo una nuova economia locale e concretamente
sta donando una nuova vita a chi pensava che tutto si fosse
fermato, quattro anni prima. Un centro che sta rappresen-
tando un eccellenza produttiva in tutta la regione e in tutto il
Paese, che ha dato impeigo a numerose donne, volenterose
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