Rivista Rotary | Dicembre 2014 - page 42

anche i versetti del Corano che sottolineano la volontà di Dio
verso la pluralità religiosa e l’impegno nel gareggiare nel bene
nella Misericordia di Dio. Guarda caso le violenze maggiori
succedono di Venerdì all’uscita dalle moschee. La migliore
risposta all’estremismo è creare un fronte internazionale uni-
to che si appoggi su standard universali di libertà di credo e
religione parte integrante dell’identità dell’individuo.
Promozione culturale e tecnologica
Certo é che l’Europa e l’Italia in particolare ha interesse
per un Medio Oriente e Nord Africa stabili, ma un siffatto
obiettivo é possibile tramite la promozione dello sviluppo
tecnologico, garantendo il flusso del petrolio, mettendo freno
all’emigrazione, creando un clima di fiducia tra le popolazioni
e realizzando la sicurezza delle frontiere concordate e ricono-
sciute. A livello politico è importante che l’Occidente, negli
scambi tecnologici o di mercato, sappia unire o subordinare
anche scambi culturali con criteri di reciprocità soprattutto
per la gente semplice, il popolo, alla effettiva promozione
nel Paese dei valori di libertà civile e religiosa per tutti senza
discriminazione alcuna e che, al riguardo, vi sia un’intensa
opera di monitoraggio. La stabilità sociale attraverso la cul-
tura porterà pace e di conseguenza uno sviluppo economico
dell’area mediterranea a beneficio degli attori interessati.
La cultura è componente essenziale per migliorare la sinergia
tra i fattori produttivi e i poteri decisionali, fa da ponte tra le
risorse umane di un’azienda, specie se multinazionale, ope-
rando su due continenti o a livello planetario.
SPECIALE
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ROTARY
dicembre 2014
Il punto di vista
Cambiamenti culturali e nuove aperture
Mi chiamo Giuseppe Samir Eid, socio del RC Milano Sud-Est.
Come rotariano, intendo fare giungere la nostra voce affinché
gli organismi politici unitamente al Parlamento Europeo si
facciano sempre promotori efficaci di giustizia, libertà e paci-
fica convivenza fra le popolazioni dell’area mediterranea. La
stragrande maggioranza degli arabi vive in estrema povertà,
in quanto lo sviluppo demografico non è accompagnato da
una crescita economica adeguata. Occorre un cambiamento
radicale nella formazione dei cittadini, un problema di cul-
tura, allo scopo di far comprendere a tutti di essere uguali e
che la violenza è intollerabile.
Religione e identità
Religione e stato civile dei popoli mediterranei sono indisso-
lubilmente legati all’identità della persona; il cittadino arabo
sente la sua identità religiosa in modo prioritario rispetto alla
sua fedeltà politica. Nonostante la presa di distanza delle
principali autorità religiose, i fomentatori di disordine e oggi i
tagliatori di teste nel medio oriente fanno leva su alcuni ver-
setti del corano per giustificare le loro azioni con l’impronta
religiosa. È indispensabile chiedere al mondo arabo di lavora-
re sull’educazione, sui media, sui libri di testo nelle scuole e
perfino invitare a questa linea educativa e di pace, gli imam e
predicatori che hanno in mano il formidabile strumento delle
prediche nelle moschee, dove sarebbe opportuno proclamare
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