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          ROTARY
        
        
          maggio 2014
        
        
          
            SPECIALE
          
        
        
          La comunicazione televisiva commerciale non è che un aspet-
        
        
          to dei tanti condizionamenti aggressivi a cui è sottoposto un
        
        
          bimbo nella nuova situazione che si è venuta a creare negli
        
        
          ultimi anni con lo sviluppo delle tecnologie informatiche (e
        
        
          siamo solo all’inizio di un percorso) le quali hanno costruito
        
        
          quello che viene ormai comunemente chiamato il mondo della
        
        
          “mediasfera”, di cui sono sempre più protagonisti soprattutto
        
        
          i giovani.
        
        
          I bambini iniziano a navigare in età sempre più giovane. Se-
        
        
          condo gli  analisti, quest’età è, in media,  intorno ai sette-otto
        
        
          anni: siamo di fronte a una media e ciò significa che tale
        
        
          navigazione  spesso inizia anche molto prima. È sufficiente,
        
        
          ad esempio, visitare i siti Internet dedicati all’offerta dei gio-
        
        
          chi digitali per i bimbi di età compresa tra i due e i sei anni
        
        
          per avere un’idea della varietà e quantità davvero notevole di
        
        
          stimoli e sollecitazioni che i tanti prodotti esercitano a favore
        
        
          del loro coinvolgimento nella mondo digitale. Vi si trova ogni
        
        
          tipologia di gioco collegata alle più diverse finalità: giochi
        
        
          per stimolare l’azione o la fantasia, giochi per far acquisire
        
        
          le abilità, per educare, per informare (il brain training in ver-
        
        
          sione junior). Perciò giochi con cui un bimbo può imparare
        
        
          le parole ed i numeri, visitare uno zoo virtuale o compiere un
        
        
          viaggio virtuale in aereo, può ascoltare una fiaba, colorare i
        
        
          cartoni, imparare insieme a batman a entrare in Internet (dai
        
        
          videogiochi ai minicomputer). Tutto questo si trova sui tablet,
        
        
          su ipad e smartphone, ADSL e Internet mobile, touchscreen
        
        
          e app, oltre che sul normale computer da tavolo, vale a dire
        
        
          su una strumentazione che sempre più spesso i genitori non
        
        
          hanno esitazione a regalare anche ai più piccini (con l’aiuto
        
        
          del genitore già a 18 mesi un bimbo impara ad utilizzare
        
        
          facilmente un tablet). È in questa realtà sociale della “me-
        
        
          diasfera” che i bambini digitali di oggi (la cosiddetta terza
        
        
          generazione digitale) si muovono a loro agio con una grande
        
        
          precocità, formando il loro patrimonio conoscitivo e culturale
        
        
          ed acquisendo le loro abilità pratiche che sopravanzano quelle
        
        
          dei genitori, incidendo fortemente sulla loro azione educativa
        
        
          e anticipando quella successiva della scuola. Ma i rischi di