Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 50

Mirella Guercia
è nata a
Cerignola, dove risiede con
il coniuge, l’Ing. Antonio
Caffio. Laureata in lettere
nel 1971, si è dedicata fino
al 1990 all’insegnamento,
e da allora fino al 2011 è
stata preside di istituti su-
periori. Presidente del RC
Cerignola nell’anno 2008-
09, è la prima donna a essere stata eletta Governatrice del
Distretto di Puglia e Basilicata.
Quali iniziative a favore dei giovani avete attuato in
quest’anno?
Una costante attenzione ai giovani, ai loro problemi, in una
società in rapido cambiamento, in un territorio – Puglia e Ba-
silicata – in cui la crisi economica e la disoccupazione giova-
nile sembrano stroncarne le speranze. La quinta via d’azione
parte dall’ascolto delle loro difficoltà: così abbiamo fatto nel
nostro Distretto, promuovendo, nelle scorse settimane, tre
importanti e partecipati eventi distrettuali a loro dedicati: il
RYLA (Rotary Youth Leadership Awards), il seminario distret-
tuale sulle nuove generazioni, e il seminario distrettuale sulla
leadership.
Quali di queste iniziative sono state attuate con il
Rotaract e con quali risultati?
Il rapporto di collaborazione con i Rotaract è stato una co-
stante delle iniziative intraprese, di cui faremo un quadro
riassuntivo nella prossima Assemblea distrettuale.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
Dando ascolto alla loro voce e alle loro aspirazioni, sono
emerse utili riflessioni che hanno dato origine alle linee guida
che permetteranno ai club di investire con forza sui giovani,
valorizzando le loro potenzialità, nel solco della quinta via
d’azione. I giovani hanno bisogno che i rotariani forniscano
esempi di leadership coerenti con i valori enunciati dal Rotary
International, e che mostrino sempre fiducia in loro, organiz-
zando attività insieme, mettendoli alla prova e conferendo
incarichi e responsabilità.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
Il proseguimento dell’azione rotariana nel futuro e l’esistenza
stessa del Rotary dipenderanno dall’aprire oggi le porte dei
club ai giovani. È necessario avere una visione a lungo termi-
ne, che parta dal coltivare la costituzione e il rafforzamento
dei club Rotaract e Interact, naturale bacini di cooptazione,
e cercare nuovi soci con un’attenta selezione tra i più validi
giovani, scelti per qualità morali e capacità professionali. Ap-
pena cooptati, essi non dovranno essere “parcheggiati”, ma
coinvolti nei progetti di servizio, mettendoli nelle condizioni di
esprimere e sviluppare le loro capacità di leadership, con cre-
scenti responsabilità. Anche la riduzione dei costi d’iscrizione
e delle quote sociali possono essere validi incentivi a favore
dei più giovani.
Se fossi rotaractiano…
Se foggi oggi una rotaractiana guarderei al mondo dei “gran-
di”, dei rotariani, con rispetto ma senza timore, sentendo-
mi parte della comune famiglia cui il Rotaract, ovvero Ro-
tary-action, può infondere l’entusiasmo e la novità all’azione
del Rotary.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Il Rotary cambierà nella forma e nei modi di comunicare, ma
auspico che non muti di una virgola nei valori fondamentali,
nella qualità delle cooptazioni e dell’osservanza dell’etica,
negli sforzi per la pace. E tra dieci anni, con il contributo di
ciascuno di noi, potrà continuare a essere – è il mio motto
dell’anno – “sole per la nostra terra”.
FACE TO FACE
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ROTARY
maggio 2016
D.2120
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È necessario avere
una visione a lungo termine.
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