Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 46

Giorgio Botta
è nato a il
17 giugno 1940 a Cumia-
na (TO). Dopo la maturità
classica, ha conseguito la
laurea in ingegneria chimi-
ca presso il Politecnico di
Torino. Ha iniziato la sua
carriera come direttore tec-
nico e poi direttore gene-
rale della Plastocoat S.r.l.
di Torino. È stato direttore generale di Herberts Plastocoat
S.r.l; corrispondente esclusivo della Kaffenberger AG-CH per
l’Italia; e direttore generale della Studio Radiologico di F.
Fiscer & co. Attualmente è ispettore e responsabile tecnico
della Talento Consulting di Legnano, organismo di ispezione
accreditato Accredia per il settore edilizia, per prodotti, com-
ponenti e servizi per le costruzioni per le tipologie pavimenta-
zioni resinose, vernici, pitture, anticorrosione.
Rotariano dal 1978, è oggi socio del Rotary Club Locri, che
ha presieduto nell’annata 2008/2009. È PHF.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Da subito la squadra distrettuale ha messo a disposizione
dei giovani del Distretto 2100 momenti di formazione, in
particolare all'assemblea formativa, e opportunità di crescita,
offrendo un concreto supporto alla realizzazione di progetti di
servizio. Il RYLA distrettuale è stato validamente impostato,
ma sono stati sponsorizzati anche il RYLA nazionale e lo
Youth Leader Seminar alla Pre-Convention di Seul.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotaract e con quali risultati?
È stata attuata un’azione d’intensa partecipazione alle richie-
ste dei nostri giovani. Non più il consueto contributo finan-
ziario distrettuale, ma una continua e proficua collaborazione
tra professionisti rotariani e giovani affascinati sostenitori
dello spirito del Rotary, con sponsorizzazioni professionali e
finanziarie mirate e concrete. Ne è scaturita una più matura
competenza progettuale nel nostro Rotaract e nei suoi club.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
Ai giovani vanno offerti indipendenza e supporto, la motiva-
zione a fare sempre meglio, a eccellere.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
La "simpatia" rotariana nei confronti delle nuove generazioni
si è dimostrata uno strumento spuntato nel perfezionamento
di un comune meta-linguaggio. L'unica motivazione sosteni-
bile, l'unica strada verso la sincera partecipazione è offrire
"empatia", un conforto orizzontale e al passo con i tempi.
Se fossi rotaractiano…
Mi farei contagiare dall’ambizione del fare per altri, concre-
tizzandola col supporto di affermati professionisti e condivi-
dendola premurosamente con chi, ancora oggi, ha pregiudizi
sull'azione della famiglia rotariana nel territorio.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
In Italia il Rotary tre 10 anni sarà sé stesso solo se offrirà ri-
sposte sempre più concrete e aderenti alle necessità della co-
munità. Tra 10 anni nel Rotary sarò sempre Giorgio, più sen-
sibile al richiamo di un "consuntivo" della mia vita di servizio.
FACE TO FACE
46
ROTARY
maggio 2016
D.2100
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Offrire "empatia", conforto
orizzontale e al passo con i tempi.
Festeggia il centenario
della Fondazione Rotary
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