Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 37

Irene Cesca
, padova-
na, socia del Club Rotaract
Padova Euganea. In veste
di Rappresentante Distret-
tuale 2015/2016, è ferma-
mente convinta che, come
service del Rotary e suo par-
tner nel servizio, il distret-
to Rotaract non possa che
salutare con entusiasmo la
sempre crescente apertura del Rotary verso i giovani.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Sono molte e molto differenti tra di loro le iniziative che i club
e il distretto Rotaract dedicano ogni anno ai propri coetanei
e ai giovanissimi. Collaboriamo strettamente con l’Interact,
organizziamo conviviali, conferenze, incontri per l’orienta-
mento universitario e professionale, attività con l’estero, e
sosteniamo associazioni dedicate ai minori affetti da malattie
e disabilità. Quest’anno, in particolare, il service distrettuale
sarà indirizzato alla Team4Children per la costruzione di una
stanza di degenza per i bambini ospiti dell’onco-ematologia
pediatrica di Vicenza: un progetto del valore complessivo di
12.000 euro.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotary e con quali risultati?
Il distretto Rotary, in quanto istituzione padrina del distret-
to Rotaract, collabora di fatto a ogni iniziativa di service
rotaractiana, grazie al contributo finanziario annuale ricono-
sciutoci. Assieme, comunque, collaboriamo con i club e il
distretto Interact, assieme contribuiamo ai service espressi
dalle cinque zone del distretto Rotaract, e assieme abbiamo
organizzato il Forum Rotary/Rotaract di quest’anno, dedicato
a tutti i nostri soci, rotariani e rotaractiani, parte del quale è
stato dedicato proprio all'approfondimento della tematica dei
giovani nel Rotary.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
Lo sviluppo delle qualità di leadership dei soci è lo scopo
principale per cui esiste il Rotaract. Idealmente, ogni attività
messa in atto dai club, dalle zone o dal distretto è informata
a tale scopo. La scelta e l’organizzazione dei service e di
ogni evento, la collaborazione tra soci e tra club, l’assunzione
di ruoli direttivi e delle relative responsabilità hanno come
obiettivo finale far emergere e sviluppare la leadership e le
capacità di lavoro di squadra del singolo.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
L’ostacolo principale all’ingresso dei giovani nel Rotary è
duplice. Da un lato le attività dei club Rotary sono in genere
molto diverse e molto meno partecipative e dirette rispetto a
quelle del Rotaract (soprattutto per quanto riguarda l’attività
di service), dall’altro sussistono tutt’ora forti resistenze all’in-
terno degli stessi club Rotary all’ingresso e al coinvolgimento
dei giovani. Per motivare i giovani, il metodo più efficace è si-
curamente accoglierli e coinvolgerli, sfruttando il meglio che
la loro esperienza rotaractiana può offrire anche al Rotary, in
un'ottica di costante e positiva crescita comune.
Se fossi rotariana…
Cercherei di contribuire allo sviluppo dei progetti del mio
club, continuando col mio impegno nel servizio, mantenendo
comunque un occhio di riguardo per tutte le attività dedicate
ai giovani.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Vorrei che tra 10 anni il Rotary fosse più giovane, più dina-
mico e più orientato al servizio attivo. E allo stesso tempo
vorrei poter dire di aver partecipato in prima persona a questa
evoluzione.
GENERAZIONI A CONFRONTO
37 face to face
D.2060
}
}
Motivare i giovani,
accogliendoli e coinvolgendoli.
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