Rivista Rotary | Maggio 2016 - page 38

Mauro Lubrani
, gior-
nalista che ha lavorato per
quarant’anni al quotidia-
no La Nazione, è stato re-
sponsabile della redazione
di Montecatini Terme e di
quella di Pistoia. Laureato
in materie letterarie presso
l’Università di Firenze, è
autore di numerosi libri e
si occupa di biografie di musicisti. Socio del Rotary Club Pi-
stoia-Montecatini Terme dal marzo 1997, è stato presidente
del suo club per due volte, e per due volte Assistente del
Governatore del Distretto 2070.
Quali iniziative a favore dei più giovani avete attuato
in quest’anno?
Il nostro Distretto ha sempre avuto un’attenzione speciale per
il mondo giovanile. All’Isola d’Elba abbiamo ospitato un’edi-
zione da record della 34° edizione del RYLA, che continuiamo
a effettuare insieme al Distretto 2072. I giovani partecipanti
sono stati 90, e ancora una volta – grazie alle straordinarie ca-
pacità dei relatori – hanno potuto condividere la straordinaria
magia che scaturisce da questa manifestazione. I lavori finali
degli otto gruppi sono stati un ulteriore esempio della crescita
individuale di ogni partecipante. Tra tanti di questi giovani
nascono rapporti di amicizia che dureranno per tutta la vita.
Un’altra iniziativa di successo è stata quella del RYPEN, che
si è svolto a Livorno con la presenza di 25 ragazzi. Un plau-
so deve andare ai soci dei club Rotary dell’Isola d’Elba e di
Castiglioncello, che hanno permesso il successo di queste
manifestazioni con un impegno notevole da parte dei soci.
Non vanno poi dimenticati gli scambi giovani, che riscuotono
sempre una grande attenzione nei club del Distretto, attraver-
so l’assegnazione di borse di studio.
Quali di queste iniziative sono state condivise con il
Rotaract e con quali risultati?
Al Ryla erano presenti molti rotaractiani, ma soprattutto
c’era una maggioranza di possibili nuovi soci per il Rotaract.
Molti di loro ancora non conoscevano le organizzazioni gio-
vanili del Rotary. Penso che ora ci sapranno apprezzare per
quello che facciamo, garantendo loro di avere un futuro di
successo.
Quali politiche mettere in atto per sostenere la lea-
dership dei giovani?
RYLA e RYPEN sono i nostri fiori all’occhiello, dove si fa vera
scuola di leadership e si cercano i leader del futuro. Quest’an-
no, poi, abbiamo sperimentato dei corsi di leadership per soci
rotariani, ma che, in via sperimentale, sono stati aperti anche
ad alcuni rotaractiani. Le adesioni sono state superiori alle
attese, tanto che le lezioni sono passate da una a tre. Inoltre,
abbiamo varato un nuovo club Rotaract e un nuovo club Inte-
ract, entrambi nell’area fiorentina.
Come motivare una maggiore partecipazione dei gio-
vani nel Rotary?
I club devono essere più vicini e attrattivi per i giovani, capire
i loro bisogni e affiancarli nel loro cammino. Questo vuol dire:
andare nelle scuole, parlare di Rotary e di quello che faccia-
mo, attraverso progetti concreti tipo quello della prevenzione
sanitaria dell’HPV o della lotta al bullismo, con un concorso
che ha visto il nostro Distretto vincere molti premi a livello
nazionale e, l’anno prima, anche internazionale.
Se fossi rotaractiano…
È un’esperienza che non ho avuto la fortuna di provare. Oggi
posso solo viverla in modo parallelo, stando vicino ai ragazzi
del Rotaract.
Il Rotary tra 10 anni? E tu nel Rotary tra 10 anni?
Credo di avere ricevuto dal Rotary più di quello che ho dato.
Spero di continuare a essere utile per tanti anni ancora, con
lo stesso entusiasmo di sempre.
FACE TO FACE
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ROTARY
maggio 2016
D.2071
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